Accordo europeo sulla riduzione del gas russo. Cingolani: saremo indipendenti
E’ stato trovato un accordo politico sulla riduzione della domanda di gas in vista del prossimo inverno. E’ quanto emerge dal Consiglio Affari Energia, come ha riportato un tweet la presidenze ceca del semestre europeo.
Secondo il nuovo piano, il taglio ai consumi di gas può scendere dal -15% fino al -7%. Viene specificato che “la riduzione obbligatoria della domanda di 8 punti scatta a condizione che gli Stati dimostrino che la loro interconnessione con altri Stati membri in capacità tecnica di esportazione rispetto al loro consumo annuale di gas nel 2021 è inferiore al 50% e che la capacità sugli interconnettori verso altri Stati membri è stata effettivamente utilizzata per il trasporto di gas a un livello di almeno il 90% fino al mese prima”.
C’è anche la possibilità del price cap, come aveva richiesto l’Italia. Nel testo si legge “In seguito alla richiesta del Consiglio europeo, la Commissione sta anche esplorando, insieme ai nostri partner internazionali, i modi per frenare l’aumento dei prezzi dell’energia, compresa la possibilità di introdurre dei tetti temporanei ai prezzi delle importazioni e di proseguire i lavori sull’ottimizzazione del funzionamento del mercato europeo dell’elettricità.
Un passo verso l’indipendenza energetica. Secondo il commissario all’energia Kadri Simson: “L’annuncio di Gazprom, secondo cui l’afflusso di gas alla Germania attraverso il gasdotto Nord Stream 1 sarà ridotto ancora del 20%, sottolinea ancora una volta che dobbiamo essere pronti per un possibile taglio delle forniture da parte della Russia”.
Il ministro italiano per la Transizione Ecologica, Roberto Cingolani assicura: “Entro l’inizio dell’inverno saremo quasi indipendenti dalle forniture russe”. Poi Cingolani ha aggiunto: “Entro l’anno prossimo la situazione sarà piuttosto sicura, senza grandi dipendenze da Mosca. Anzi, senza alcuna dipendenza dalla Russia”.