Nuovi Daspo per i fatti post L.R. Vicenza-Spal, no a manifestazioni pubbliche per 4 vicentini
Dopo tre mesi dai fatti di violenza registrati fuori dallo stadio Menti di Vicenza il Questore Paolo Sartori, ha inflitto nuovi Daspo ad altri 4 ultras vicentini protagonisti della guerriglia nel post partita L.R. Vicenza-Spal dello scorso 19 febbraio. Le indagini hanno portato all’identificazione delle persone coinvolte, tutte residenti in provincia. Dopo i 90 minuti in campo, tifosi vicentini e ferraresi si diedero appuntamento per un match tutt’altro che sportivo con accesi tafferugli, lanci di bottiglie, sassi e oggetti contundenti. A farne le spese fu proprio un agente della Digos, colpito alla testa e al corpo, dopo essere stato soccorso e trasportato all’ospedale fu dichiarata una prognosi di 7 giorni.
Le indagini condotte dalla Digos di Vicenza, con la collaborazione della Polizia Scientifica e della Digos di Ferrara, avevano all’epoca consentito di dare un volto ed un nome a 39 individui che avevano preso parte attivamente agli scontri. A tutti loro furono notificati decreti di divieto di accesso alle manifestazione sportive, ai recidivi il divieto è stato fissato in 5 anni più obbligo di firma, per tutti gli altri la misura è stata fissata 3 anni. Tutti i soggetti interessati dai Provvedimenti del Questore hanno ora il divieto di accedere, per la durata del Daspo, a tutti i luoghi del territorio nazionale ed estero dove si svolgono manifestazioni sportive di calcio, di ogni categoria e grado dei campionati nazionali di serie A, B, C, C.N.D., Eccellenza, della Coppa Italia, delle partite della Nazionale Italiana di calcio e dei tornei internazionali oltre che delle amichevoli di ogni categoria.
Le ulteriori indagini effettuate dalla Digos hanno ora consentito di individuare altri 4 ultras vicentini coinvolti negli scontri del 19 febbraio, ed anche nei loro confronti il Questore Sartori ha ieri emesso i seguenti Provvedimenti:
– Daspo per la durata di 5 anni nei confronti di M. C., cittadino italiano di anni 34 residente a Sarcedo, recidivo in quanto già colpito nel 2019 da un analogo Provvedimento della durata di 2 anni emesso dal Questore di Modena;
– Daspo per la durata di 5 anni nei confronti di S. P., cittadino italiano di anni 34 residente a Rosa’, recidivo in quanto già colpito nel 2019 da un analogo Provvedimento della durata di 2 anni emesso dal Questore di Rimini;
– Daspo per la durata di 3 anni nei confronti di A. S. D. V., cittadino italiano di anni 21 residente a Sarego;
– Daspo per la durata di 3 anni nei confronti di S. Z., cittadino italiano di anni 37 residente a Montegalda.
I divieti disposti dal Questore sono da intendersi estesi, in occasione di ogni incontro di calcio, e per un periodo ricompreso tra 2 ore prima dell’inizio e 2 ore dopo il termine di ciascuna manifestazione sportiva, anche alle stazioni ferroviarie, ai caselli autostradali, agli scali aerei, agli autogrill ed a tutti gli altri luoghi interessati alla sosta, al transito o al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle competizioni sportive; per luoghi interessati alla sosta, al transito al trasporto si intendono tutte le strade, le vie e le piazze limitrofe all’impianto sportivo, nel raggio di 500 metri dal perimetro esterno dello stesso. Per quanto riguarda, infine, le stazioni ferroviarie, i caselli autostradali, gli scali aerei, gli autogrill e tutti gli altri luoghi interessati alla sosta, al transito o al trasporto di coloro che partecipano o assistono agli incontri sportivi, il divieto opera nei confronti di tutte le diverse strutture esistenti sul territorio nazionale.
“E’ inammissibile – ha tenuto a ribadire il Questore Paolo Sartori – che un evento sportivo possa essere usato come pretesto, da parte di una minoranza di individui tristemente noti alle Forze dell’Ordine, per porre in essere preordinati, organizzati atti di violenza, che hanno comportato il ferimento di un nostro Agente. Quello che è avvenuto lo scorso mese di febbraio nella zona del Ponte di Ferro, dove solo grazie all’immediato intervento della Polizia non abbiamo assistito a ben più tragiche conseguenze, aveva creato non pochi disagi e preoccupazione tra la cittadinanza che abita in quella zona, e per questo motivo, sia all’epoca che oggi, ho deciso di adottare provvedimenti particolarmente severi. Tali atti di violenza non sono tollerabili, e come tali sono stati considerati e sanzionati.”