Elezioni 2022, Grillo: “Zombie ci hanno contagiato ma vinceremo”. Calenda: “Con Centro o con Pd”. Meloni traccia il programma
Prosegue a pieno ritmo la campagna elettorale in vista delle elezioni politiche del 25 settembre. E il puzzle delle alleanze inizia a comporsi. Il primo accordo è stato chiuso ieri dal Pd con Articolo 1, il Partito socialista e Demos, in attesa di conoscere la decisione del leader di Azione Carlo Calenda che ha intanto accolto Mariastella Gelmini e Mara Carfagna che hanno lasciato Forza Italia in disaccordo con la decisione del partito di voltare le spalle a Draghi. “Carlo Calenda non ha avuto la benché minima esitazione a indicare la necessità di proseguire su quella strada” specifica oggi Gelmini in un’intervista a La Stampa. “Coalizione al centro o con il Pd, entro lunedì decidiamo” fa sapere invece il leader di Azione che aggiunge: “Non possiamo sbagliare, da questa decisione dipende la possibilità di contendere la vittoria alla destra e di dare al paese un governo decoroso”
Ieri è stato anche il giorno della decisione definitiva sul doppio mandato nel Movimento 5 stelle: ad avere la meglio è stata la linea tracciata da Beppe Grillo, che sul suo blog commenta: “Sapevamo fin dall’inizio di dover combattere contro zombie che avrebbero fatto di tutto per sconfiggerci. E così è stato: alcuni di noi sono caduti, molti sono stati contagiati. Ma siamo ancora qui, e alla fine vinceremo”. Mentre il leader pentastellato Giuseppe Conte precisa: “Sulla regola del doppio mandato non ha deciso Grillo, lui ha sempre espresso la sua opinione, consapevole che la decisione sulla votazione o meno degli iscritti spettava a me”.
Intanto Giorgia Meloni, in un’intervista a Qn, fa il punto sul programma elettorale del centrodestra. La leader di Fdi boccia nettamente il Reddito di cittadinanza: lo definisce “una misura stupida, controproducente e diseducativa che disincentiva al lavoro” e che dunque “va abolita” e rilancia il suo programma sottolineando che uno Stato giusto “non disturba chi lavora”, ma capisce “che la ricchezza la creano le imprese e i lavoratori e non i decreti”, proponendo la ricetta “più assumi meno paghi”. “Chi si aspettava un centrodestra diviso e litigioso, è rimasto deluso. Non do per vinte le elezioni perché le battaglie sono abituata a combatterle prima di darle per vinte – sottolinea – io voglio concentrarmi su che cosa posso tentare di fare per risollevare il Paese, senza promesse irrealizzabili”.