Appassionato di parkour sale sulla gru e rimane bloccato. I pompieri lo salvano, i carabinieri lo “prelevano”
Ha rischiato l’incolumità propria e poi quella altrui, dei vigili del fuoco che lo hanno salvato in particolare, solo per scattare qualche foto da postare sui social dall’alto del braccio meccanico di una gru “piazzata” nel centro di Vicenza, in piazza Matteotti. Un selfie da una location estrema che poteva costargli assai caro. Poco prima della mezzanotte un 27enne vicentino si è arrampicato fino alla sommità del braccio meccanico del macchinario per edilizia, fino a salire alla sommità ad un’altezza dal suolo di quasi 50 metri. Senza alcun dispositivo di sicurezza, “armato” solo di smartphone e di tanta incoscienza.
La gru semimobile si trovava in prossimità del Museo di Palazzo Chiericati a supporto dei lavori di ristrutturazione del tetto attualmente in corso, in una zona transennata con divieto di accesso ai non addetti. Per il giovane appassionato di parkour, però, i cartelli e i pericoli non hanno costituito un deterrente per la sua impresa del giorno, che poteva tramutarsi in una disgrazia in caso anche di una minima distrazione.
A notare una figura impegnata nella scalata sul braccio meccanico sono stati dei passanti che hanno avvisato una squadra di carabinieri in servizio nel centro storico di Vicenza. I militari hanno immediatamente intimato al 27enne di scendere ma quest’ultimo, oramai in vista del traguardo a completare la sciocchezza, ha disobbedito all’ordine e ha proseguito la sua scalata fino alla sommità della gru edile. A questo punto sono giunti i vigili del fuoco del comando provinciale di Vicenza sul posto, i quali si sono attivati con equipaggiamento idoneo per recuperare il parkourista, rimasto appeso a decine di metri da terra e di fatto impossibilitato a scendere in sicurezza.
I vigili del fuoco arrivati con il personale di prima partenza e con la squadra specializzata Saf (il nucleo di esperti speleo alpino fluviali) una volta appurato che non si trattava di un tentato suicidio, hanno predisposto il recupero dell’uomo. Il giovane era nel frattempo in contatto telefonico con il personale del 118. Due operatori lo hanno raggiunto, verificando le sue condizioni fisiche e dotandolo di imbragatura per favorirne la discesa in condizioni di sicurezza, scongiurando così una possibile disgrazia.
I vigili del fuoco arrivati con il personale di prima partenza e con la squadra specializzata Saf (il nucleo di esperti speleo alpino fluviali) una volta appurato che non si trattava di un tentato suicidio, hanno predisposto il recupero dell’uomo. Il giovane era nel frattempo in contatto telefonico con il personale del 118. Due operatori lo hanno raggiunto, verificando le sue condizioni fisiche e dotandolo di imbragatura per favorirne la discesa in condizioni di sicurezza, scongiurando così una possibile disgrazia.
Il tutto sotto gli sguardi incuriositi di tanti visitatori del centro storico e cittadini rimasti fino a tarda notte ad osservare la missione di salvataggio. Dopo un controllo sanitario “piedi a terra”, il giovanotto è stato subito preso in consegna dai carabinieri per un tour guidato in caserma. Da valutare eventuali denunce a suo carico, oltre al risarcimento delle spese sostenute per il suo soccorso completato a tarda notte, con la squadra del 115 intervenuta rientrata alla sede solo alle 4 del mattino.