Escursionista disperso sull’Altopiano tra rocce e schianti del Vaia. Ritrovato nella notte
AGGIORNAMENTO – E’ stato ritrovato dopo cinque ore di ricerche il 49enne vicentino – di residenza a Chiampo – scomparso nel tardo pomeriggio ieri mentre si dirigeva da solo e a piedi verso il Monte Meatta, sull’Altopiano dei 7 Comuni. Dopo l’allarme scattato intorno alle 19 di martedì sul posto si era concentrata una ventina di operatori del Soccorso Alpino e operatori dei Vigili del Fuoco, iniziando subito le ricerche.
A segnalare il mancato rientro dell’uomo era stata la moglie, che era stata con lui fino al pranzo consumato insieme a Bocchetta Portule. Poi la coppia si era divisa, con il 49enne a salire da solo verso il Monte Meatta per visitare i reperti e manufatti della Grande Guerra, in una zona boschiva dove sono ancora visibili gli effetti della tempesta Vaja del 2018. Ad un certo punto, lungo una ripida discesa, era rimasto bloccato.
Grazie alla chiamata in campo di un elicottero giunto da Trento, il velivolo del 118, poco prima dello scoccare della mezzanotte la figura di un uomo è stata individuata: si trattava proprio del disperso, che aveva smarrito la via del ritorno dopo essersi avventurato su sentieri trasfigurati dagli schianti di alberi, complice la sopraggiunta oscurità. E’ stato notato grazie alla luce della torcia che aveva con sè, proprio all’ultima rotazione prima di interrompere le due ricerche. Per il mattino seguente si stava già allestendo una task force di ricerca a tappeto che sarebbe stata attivata all’alba.
Precedentemente al ritrovamento per controllare gli strapiombi e i crinali era stato chiesto il supporto dell’elicottero del Suem di Trento abilitato per il volo notturno, sperando che l’uomo, che si sapeva intenzionato a esplorare qualche galleria, avesse con sé una torcia. Dopo aver imbarcato personale del Soccorso alpino di Asiago per guidare l’equipaggio nei punti prioritari, l’elicottero ha iniziato a sorvolare l’area più volte, finché nell’ultima rotazione è stata notata una piccola luce tra gli schianti.
Calato con un verricello, il tecnico di elisoccorso sceso a terra ha appurato che si trattava proprio dell’escursionista, subito imbarcato a bordo stremato ma in condizioni di salute non preoccupanti. Seguendo una traccia nel bosco, l’uomo aveva smarrito il sentiero e si era trovato incrodato tra alberi abbattuti e salti di roccia, incapace di muoversi. Atterrati in Val Formica, dopo un controllo da parte del medico, è stato deciso di trasportare il 49enne, provato e affaticato, all’ospedale Santa Chiara in via precauzionale.
ORE 0.00 – Risultano in corso dalla prima serata di ieri le ricerche di un escursionista che risulta ancora disperso, di cui non si conosce per il momento l’identità. L’allarme era scattato alle 19 di martedì dopo la segnalazione da parte della moglie che lo accompagnava ieri a Bocchetta Portule, dove la coppia si era fermata per un panino prima di dividersi.
Il marito si sarebbe diretto da solo, a piedi, in direzione di Monte Meatta, ma dal percorso non avrebbe più fatto ritorno. Vani i tentativi di contatto telefonico tra i due conviventi, e da qui la richiesta di aiuto inoltrata al numero d’emergenza 118.
La richiesta è stata subito inoltrata al Soccorso Alpino di stanza ad Asiago, che ha attivato la squadra altopianese del Cnsas subito partita alla volta delle montagne indicate come punto di partenza. Il telefono dell’escursionista, dopo aver suonato “libero” in un primo tempo, è risultato poi irraggiungibile, segno che il disperso si stava muovendo tra sentieri e boschi all’imbrunire, con la speranza che si sia smarrito sulla via del ritorno scongiurando altre ipotesi peggiori.
Si attendono aggiornamenti nel corso della mattinata.