Nasce il “Giardino della gentilezza”, a costo zero grazie all’aiuto dei cittadini
Un giardino partecipato, realizzato a costo zero e che vede come “leitmotiv” la gentilezza e l’amore per il proprio territorio e la natura. Una nuova struttura che racchiude anche valori quali il rispetto e l’impegno per il bene della comunità. Con queste premesse nasce a Recoaro Terme il “Giardino della gentilezza“, voluto fortemente da Ilaria Sbalchiero, Assessore alla Gentilezza dello stesso comune. Il progetto rientra nel contesto delle “Giornate regionali del Veneto Semina Gentilezza”. Il sito è stato presentato ieri, 10 agosto, realizzato grazie all’impegno di alcuni cittadini e con la donazione del legno di castagno utilizzato per la struttura.
La cooperativa Piccole Dolomiti (che si occupa di ingegneria ambientale) ha assemblato volontariamente le sponde laterali, altri hanno contribuito alla costruzione della casetta per gli attrezzi, poi c’è stato chi si è impegnato a preparare il cartello con le istruzioni sul funzionamento del giardino. A questo proposito le regole per l’uso del Giardino della Gentilezza sono molto semplici: se vuoi pianta un fiore, togli l’erbaccia e annaffia se c’è bisogno. Quando Ilaria Sbalchiero ha immaginato il giardino della gentilezza lo ha pensato con un approccio educativo volto ad attivare e sensibilizzare la comunità.
“Il giardino sarà curato dagli stessi cittadini -dichiara Sbalchiero- che in qualsiasi momento potranno occuparsi di questo spazio, togliendo le erbe che non servono e adornandolo con fiori e piante. Il risultato di quello che si vedrà dipenderà dall’attenzione che i cittadini sapranno dare a questo bene comune. Se tutti insieme parteciperemo responsabilmente l’aiuola sarà sempre bella da vedere”. A riempire di terra l’aiuola, collocata nel parco giochi di Recoaro Terme e porre le prime piantine è stata la stessa Assessora alla Gentilezza, insieme a sua figlia di 11 anni e alcune amiche di quest’ultima, che a loro volta hanno coinvolto altri bambini che stavano giocando nei paraggi.
Un modo coinvolgente per inaugurare il Giardino della Gentilezza, che ha già ottenuto alcuni risultati. Per esempio ci sono stati dei nonni che poco dopo l’inaugurazione si sono recati con i propri nipotini a prendere dei fiori da piantare nell’aiuola. Come hanno fatto a trapiantarle? A disposizione dei cittadini vi è una casetta con all’interno degli attrezzi da giardino a misura di bambino, che potranno essere impiegati liberamente per la manutenzione. Ora questa buona pratica è stata condivisa dalla stessa Ilaria Sbalchiero nell’archivio on line dedicato, nell’ambito del progetto nazionale Costruiamo Gentilezza. In questo modo potrà essere riproposta in altri comuni per accrescere il benessere della comunità mettendo al centro bambini e ragazzi.