Grosso traffico di cocaina scoperto dai carabinieri. Nei guai una coppia, è accusata anche di autoriciclaggio
Rifornivano di cocaina tutto il Nordest: un giro da centinaia di miglia di euro. Attorno a una coppia – albanese lui, romena lei – dopo una lunga e complessa indagine durata un anno, si sono stretti i lacci del nucleo investigativo provinciale dei carabinieri di Vicenza.
Una “decisa spallata al traffico illecito di sostanze stupefacenti” come l’ha definita in una nota il comando provinciale dell’Arma. La complessa e serrata operazione ha portato all’arresto dell’uomo e alla denuncia della donna in stato di libertà e al sequestro complessivo di 670 grammi di cocaina, 15 grammi di hashish e circa 300 mila euro.
I fatti
L’indagine, sotto la direzione della Procura della Repubblica, è partita dopo un arresto per droga eseguito nel luglio del 2021 dai carabinieri di Bassano del Grappa. Intervenuti a supporto dei militari bassanesi, i colleghi del nucleo investigativo hanno quindi approfondito e portato ad un livello più ampio l’attività investigativa, con l’obiettivo di individuare il canale principale di approvvigionamento della droga.
Le indagini sono state condotte sia con metodi classici che con l’ausilio di attività tecniche, permettendo di isolare e circoscrivere un quadro indiziario definito dai carabinieri “granitico”. A finire in manette il 35enne albanese Anton Likmeta, già gravato da precedenti specifici nell’ambito dei reati legati al mondo della droga. L’uomo, attraverso il supporto logistico e il concorso della propria compagna, una 37enne cittadina rumena, gestiva da tempo un fiorente traffico di cocaina che interessava, di fatto, l’intero Triveneto con un volume di affari che, si stima, si aggirasse appunto sulle centinaia di migliaia di euro.
Nel corso delle indagini si è anche potuto stabilire il percorso che seguivano le ingenti somme di denaro, frutto dell’attività di spaccio. Queste venivano dapprima trasportate dalla compagna, in contanti in Romania, ben occultate sulla sua persona. Successivamente, attraverso uomini di fiducia che utilizzavano conti correnti accesi presso istituti bancari rumeni, al fine ultimo di ostacolare concretamente l’identificazione della provenienza illecita del denaro, i capitali facevano ritorno in Italia.
Solo dopo questa complessa manovra il Likmeta, titolare di una ditta individuale per il commercio di auto di lusso (come Porche e Maserati), reimpiegava le rilevanti somme di denaro “pulito” in Italia per finanziare le sue attività imprenditoriali presenti nel vicentino.
Le operazioni
Il business della droga e l’autoriciclaggio sono stati interrotti dai carabinieri del nucleo investigativo nell’aprile scorso, quando i militari hanno localizzato e fermato la coppia a bordo di un’auto di lusso di grossa cilindrata.
La perquisizione a carico dell’uomo e della sua abitazione hanno consentito di rinvenire e sequestrare circa 670 grammi di cocaina, 15 grammi di hashish e 43.200 euro in contanti. L’uomo è stato quindi arrestato in flagranza di reato.
I gravi indizi raccolti nell’ambito dell’indagine, particolarmente complessa, hanno riguardato anche gli aspetti patrimoniali e hanno portato un decreto di sequestro preventivo a carico della coppia, eseguito lo scorso giugno, quando è stato intercettati e sequestrati, sul conto corrente intestato alla donna, la somma di 255 mila euro, appena giunta dalla Romania.
Come sempre, sarà poi un regolare processo ad accertare definitivamente l’eventuale colpevolezza della coppia.
I complimenti di Zaia
Alla Procura e all’Arma sono arrivati anche i ringraziamenti del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. “Complimenti ai carabinieri del nucleo investigativo di Vicenza per aver scoperto un meccanismo di riciclaggio all’estero di traffico di droga nel Nordest e alla Procura
della Repubblica vicentina per aver condotto le indagini: un intervento complessivo
che ha permesso di sgominare non solo una consistente attività di spaccio, con un
volume di affari attorno alle centinaia di migliaia di euro, ma anche un canale di
riciclaggio di denaro. Le nostre forze dell’ordine dimostrano ogni giorno come la loro attività costituisca un vero presidio di legalità e come il loro ruolo sia fondamentale per la sicurezza dei cittadini”.