Ucraina, vertice Zelensky, Erdogan e Guterres: firmato un accordo per la ricostruzione
Durante la visita del presidente turco Recep Tayyip Erdogan a Leopoli, è stato firmato un accordo per la ricostruzione di infrastrutture distrutte durante la guerra tra Russia e Ucraina. Nella città ucraina si è tenuto oggi un trilaterale proprio tra Erdogan, il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha ringraziato Erdogan: la sua visita ha rappresentato un “potente messaggio di sostegno all’Ucraina, da parte di un Paese così importante”. Zelensky ha quindi sottolineato che al centro dei colloqui ci sono stati i dossier grano, il conflitto con la Russia e la situazione alla centrale nucleare di Zaporizhzhia.
Continuano gli scambi di accuse tra Mosca e Kiev, per gli attacchi e i bombardamenti vicino la centrale nucleare di Zaporizhzhia, occupata dalla Russia ma gestita da personale ucraino. “I militari russi si devono ritirare dal territorio dell’impianto nucleare di Zaporizhzhia e da tutte le aree circostanti e rimuovere il loro equipaggiamento militare dalla centrale: questo deve avvenire senza nessuna condizione e al più presto possibile” tuona intanto Zelensky in un nuovo video.
Anche gli Usa chiedono lo stop delle operazioni militari vicino agli impianti nucleari ucraini e l’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha accettato l’invito dell’Ucraina a guidare una delegazione nella centrale nucleare di Zaporizhzhya. “Ho sottolineato l’urgenza per la missione di affrontare le minacce alla sicurezza nucleare causate dalle ostilità della Russia”, ha affermato il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba.
L’esercito russo però assicura di non aver dispiegato armi pesanti all’interno e intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. “Sottolineiamo che le truppe russe schierate nel complesso dell’impianto e nelle aree circostanti non hanno in dotazione armi pesanti. Ci sono solo unità che garantiscono la sicurezza della zona” ha così riferito il ministero della Difesa russo in una nota.
Salgono intanto a 12 le vittime del bombardamento delle forze russe su Kharkiv, seconda città dell’Ucraina. Oleh Synehubov, il governatore regionale dice che al momento ci sono 18 feriti, tra cui due bambini. Un edificio residenziale è stato colpito e si è sviluppato un vasto incendio. Lo ha fatto sapere il sindaco della città. “Attacco ignobile e cinico che non ha nessuna giustificazione e dimostra l’impotenza dell’aggressore”, ha detto il presidente ucraino, Zelensky.
Un’altra nave che trasportava grano ha lasciato il porto ucraino di Chernomorsk. Lo ha riferito il ministero della Difesa turco, portando a 25 il numero totale di navi che hanno lasciato i porti ucraini del Mar Nero nell’ambito di un accordo di esportazione di grano e cereali mediato dalle Nazioni Unite. La I Maria, battente bandiera del Belize, è carica di mais, ha riferito il dicastero di Ankara.