Firmato l’accordo fra Comune di Recoaro e Regione: saranno riqualificate Fonti e Villa Tonello
Siglato a Venezia l’accordo tra la Regione Veneto e Comune di Recoaro Terme per la valorizzazione del compendio termale e idropinico. Ad annunciarlo è la Giunta regionale del Veneto, che ha dato il suo ok su proposta dell’assessore al bilancio e patrimonio, di concerto con l’assessore alla sanità e quello alla cultura. La delibera è il primo passo per dare il via alle attività che, usando risorse del Pnrr, vedono il Comune vicentino assegnatario del finanziamento regionale del progetto “Attrattività dei borghi”, per un ammontare di ben 20 milioni di euro.
Il Comune di Recoaro nei mesi scorsi è stato selezionato infatti per rappresentare il Veneto nell’ambito del “Progetto pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica di un borgo a rischio di abbandono o abbandonato”, sostenuto dal Ministero della Cultura con fondi del Pnrr. Il ministero, valutando positivamente la candidatura, ha quindi assegnato al centro della “conca di smeraldo” i 20 milioni previsti (e da spendere nel giro di pochi anni): quasi 11 riguardano interventi su beni di proprietà regionale, ossia Villa Tonello (per 1,5 milioni di euro, il villino in stile liberty è stato lasciato per anni in stato di abbandono) e le Fonti Centrali ricomprese nell’intervento “Stabilimenti termali e nuovo centro benessere” (per 9,4 milioni).
«L’accordo permetterà di dare il via ad un percorso di sviluppo che valorizzi e riqualifichi il compendio termale. Il mercato del termalismo ha infatti subito una notevole evoluzione, con prestazioni legate più al benessere e al “remise en forme”. La vera sfida, oggi, e la grande opportunità rappresentata dalle risorse del Pnrr, è quella di programmare interventi in grado di riqualificare e ammodernare immobili e strutture in modo tale da rendere il compendio appetibile a nuovi target di clientela, rilanciando così l’economia turistica e ricettiva locale», precisa l’assessore al patrimonio Francesco Calzavara. A onor del vero va detto che pochissimo ha fatto la Regione nell’ultimo decennio per programmare un futuro dell’area, prevedendo bandi per l’assegnazione delle terme di durata improponibile per qualsiasi investitore.
Suonano così singolari anche le affermazioni dell’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin: “Recoaro Terme rappresenta a tutti gli effetti un patrimonio regionale che non può andare perduto e questo accordo è un’occasione preziosa per far sì che il complesso termale diventi un centro di riferimento non solo regionale ma anche extraregionale”. Sulla stessa onda quelle dell’assessore regionale alla cultura Cristiano Corazzari: “I fondi del Pnrr sono uno strumento prezioso per proseguire un cammino intrapreso da tempo ovvero quello della valorizzazione del Compendio termale di Recoaro. Il borgo storico delle Terme di Recoaro rappresenta un esempio concreto di luogo che, grazie ad un intervento di rigenerazione urbana, potrà contenere lo spopolamento e dare un impulso forte al rilancio dell’attività economica tradizionale”.
Gli obiettivi perseguiti con l’accordo sono il recupero e potenziamento del complesso termale; il recupero e rifunzionalizzazione dei fabbricati; la promozione di forme di turismo sostenibile ed inclusivo, la riattivazione delle fonti termali. La Regione si impegna a mettere a disposizione del Comune i beni immobili di proprietà regionale interessati dal progetto e che si prevede di concedere in uso, mentre il Comune si occuperà di curare le procedure normativamente previste per la realizzazione degli interventi e predisporre il programma degli interventi e monitorarne l’attuazione.
L’operazione potrà essere realizzata anche facendo ricorso a forme di partenariato pubblico-privato, coinvolgendo imprenditori qualificati in grado di finanziare con risorse la riqualificazione delle terme, ispirandosi ai principi della sostenibilità economico-finanziaria e dell’efficienza.