Moto contro capriolo balzato in strada: in rianimazione un centauro veneziano
Rischia seriamente la vita un motociclista veneziano che ieri, sull’Altopiano di Asiago, è andato in collisione fortuita contro un animale selvatico – si tratterebbe di un esemplare di capriolo adulto sbucato dal bosco -, ricadendo poi rovinosamente sull’asfalto in Val d’Assa, nei pressi dell’osteria “Antico Termine” al confine tra Veneto e Trentino Alto Adige.
L’allarme è scattato intorno alle 11.20 di domenica lungo la provinciale Sp 349 poco dopo località Ghertele con il centauro diretto verso Trento. Sul posto, a un paio di chilometri dal confine, è stato inviato in codice rosso di massima gravità anche l’elisoccorso del Suem 118: dopo le operazioni iniziali per stabilizzare la vittima dell’incidente, il ferito è stato trasportato via cielo all’ospedale San Bortolo di Vicenza. Si trova in rianimazione, al momento del ricovero in pericolo di vita.
Alla scena avrebbero assistito altri appassionati delle due ruote che procedevano alle spalle dell’uomo, sbalzato sul greto torrente a fianco dopo l’impatto imprevisto con l’animale dei boschi, spuntato fuori all’improvviso tra alberi e tronchi degli schianti. Ci troviamo qui, non a caso, nella zona della Val d’Assa tra le più colpite dalla tempesta Vaia dell’ottobre 2018. Il capriolo sarebbe saltato dal ciglio in strada in piena corsa, con possibilità nulle di evitare l’ostacolo improvviso per il pilota veneziano. L’animale, inizialmente dato per disperso, sarebbe stato ritrovato poi senza vita nelle vicinanze.
Di lui al momento non sono note né le generalità né l’età e ha trascorso la notte in terapia intensiva a causa del forte trauma cranico riportato, nonostante il casco di protezione che lo ha salvato da morte certa immediata. Secondo le cronache locali, l’uomo avrebbe patito altri politraumi al corpo, tra cui la frattura di un arto inferiore. Oltre al personale sanitario di Asiago sul posto sono giunti anche i carabinieri altopianesi, dipendenti dalla compagnia di Thiene per i rilievi.
A loro è toccato informare la famiglia veneziana di quanto accaduto al proprio congiunto, che viaggiava solo ed è stato identificato grazie ai documenti di riconoscimento, subito partita per Vicenza per stargli vicino in queste ore decisive.