Infortuni sul lavoro, la direttrice Spisal: “Nell’Ulss 8 Berica organico insufficiente”
Anche due giorni fa il vicentino è stato funestato da un incidente mortale sul lavoro, eppure il principale organo sanitario di controllo della sicurezza nei luoghi di lavoro (lo Spisal, ufficio dell’azienda sanitaria) non ha personale sufficiente per far fronte alle sue attività. Che l’organico non sia adeguato alle necessità di un territorio come quello vicentino lo ha detto oggi a Venezia la direttrice del servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Ulss 8 Berica, Eugenia Priante, durante un’audizione presso la Quarta commissione consiliare permanente della Regione Veneto.
Nel corso della stessa audizione la Commissione ha ascoltato anche la responsabile dello stesso servizio nell’Ulss 9 veronese e prossimamente incontrerà anche i referenti degli Spisal di tutte le altre aziende socio sanitarie venete. La Legge regionale 54 del 1982 ha istituito infatti in Veneto questo servizio, il cui principale obiettivo è la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie causate o correlate al lavoro, attraverso il miglioramento delle misure di controllo delle condizioni di rischio dei processi produttivi e la promozione della salute nelle comunità lavorative.
La dottoressa Priante ha denunciato con decisione l’insufficienza dell’organico Spisal, sottolineando la difficoltà di sostituire gli esperti tecnici andati in pensione e la necessità di tempo per formare in modo adeguato i nuovi tecnici della prevenzione. Questo, a fronte della realizzazione di grandi opere nel territorio, come il tratto della Superstrada Pedemontana Veneta che ricade nel territorio dell’Ovest Vicentino, di competenza dell’Ulss 8.
Le dimensioni del fenomeno
Tra i settori in cui si verificano più infortuni, spiccano quelli del manifatturiero, delle costruzioni, della logistica, del trasporto e della sanità. Dal 2010, si è comunque assistito a un decremento progressivo dell’andamento del numero di infortuni, anche se la curva si è ‘appiattita’ negli anni 2014- 2015.
Dal 2021, l’Ulss 8 Berica si è dotata di un proprio Osservatorio che permette un’analisi degli infortuni e, sostiene Priante, i suoi dati servono per avviare una mirata azione di prevenzione- formazione. A giugno 2022, gli infortuni sono stati 1.721, verificati nel settore manifatturiero per una percentuale del 60%, a fronte di 4.152 infortuni accaduti nel 2021. Quanto agli infortuni mortali, nel 2020 c’è stato un picco di 49 in Veneto, a fronte dei numeri più alti del 2012 (44) e del 2013 (37). Sul fronte delle malattie professionali, le patologie più frequenti hanno interessato l’orecchio e l’apparato muscolo- scheletrico.
Le verifiche dello Spisal
I controlli effettuati dall’Ulss 8 Berica sono stati in linea con quanto richiesto. Da sottolineare l’attività dello Sportello di assistenza ed ascolto sul mobbing e la sottoscrizione, nel 2020, del Protocollo d’intesa per potenziare la salute e la sicurezza sul lavoro in ambiti particolarmente a rischio, con la contestuale attivazione di un organismo di coordinamento dell’attività di controllo. Grazie ai fondi delle sanzioni, nell’ultimo triennio sono stati realizzati 13 progetti di prevenzione a sostegno dei lavoratori e delle aziende del territorio, con il coinvolgimento delle parti sociali.