Forze ucraine riconquistano territori. Colloquio Macron – Putin su Zaporizhzhia
Un allarme aereo è in corso in tutta l’Ucraina. “La risposta della Russia alla liberazione di città e villaggi da parte dell’Ucraina nell’est è stata lanciare missili per distruggere infrastrutture civili strategiche” ha denunciato su Twitter l’ambasciatrice americana a Kiev, Bridget Brink, dopo che sono state esplosioni e blackout in diverse regioni, soprattutto nell’est del Paese. Nexta riferisce inoltre di missili russi lanciati dal mar Nero, pubblicando anche un video.
Prosegue l’avanzata delle truppe di Kiev che avrebbero riconquistato oltre 3mila chilometri quadrati e oltre 20 insediamenti che erano stati occupati dai russi. Per questo motivo è stato licenziato il comandante del Distretto militare occidentale della Russia.
Intanto ieri in un colloquio telefonico il Presidente francese Macron ha condannato il proseguimento delle operazioni militari russe in Ucraina e chiesto a Putin di ritirare le armi da Zaporizhzhia. Il leader russo ha invece risposto che gli attacchi ucraini sulla centrale nucleare potrebbero avere conseguenze catastrofiche.
Su Telegram il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev ha dichiarato che le condizioni poste dalla Russia per i negoziati con l’Ucraina in questo momento sono solo un riscaldamento per le condizioni che verranno poste in futuro. “Un certo Zelensky ha detto che non avrebbe dialogato con coloro che danno ultimatum. Questi ‘ultimatum’ sono solo un piccolo riscaldamento per le condizioni che verranno stabilite in futuro. Le conosce: la capitolazione totale del regime di Kiev alle condizioni della Russia”, ha scritto Medvedev.