Covid, da oggi al via prenotazioni per vaccini aggiornati
Oggi inizia una nuova fase della campagna vaccinale contro il Covid: si possono prenotare i nuovi vaccini bivalenti aggiornati, ovvero a Rna messaggero (mRna) contro il ceppo originario del virus SarsCoV2 e contro la variante Omicron BA.1. I primi destinatari sono come sempre le categorie più a rischio: gli over 60 e i soggetti fragili. Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute ha detto: “Dal punto di vista di sanità pubblica l’indicazione ora è vaccinare prioritariamente le persone a rischio che hanno più bisogno di protezione da malattia grave: i più fragili, le persone anziane, gli operatori sanitari e le donne in gravidanza”.
Secondo il report esteso dell’Istituto Superiore di Sanità, il tasso di ingressi in rianimazione per i non vaccinati risulta quasi cinque volte più alto rispetto a chi ha completato il ciclo da meno di 120 giorni e rispetto agli immunizzati con dose aggiuntiva/booster. Omicron 5 prevalente al 90,8%.
Nicola Magrini, direttore generale dell’Aifa, dichiara che l’arrivo di un nuovo vaccino dovrebbe rafforzare anche il convincimento per chi deve fare la quarta dose per via dell’età o perché presentino altre patologie. Con l’avvicinarsi della stagione autunnale c’è infatti il timore di una nuova ondata, e l’obiettivo è quello di rilanciare una campagna vaccinale che è in forte rallentamento da settimane. ”
Giovanni Di Perri, direttore del dipartimento di Malattie infettive dell’ospedale Amedeo di Savoia di Torino spiega che i nuovi vaccini, da un punto di vista strutturale, non sono differenti da quelli usati finora, salvo il fatto che è stata inserita la sequenza genetica che codifica e produce le proteine che danno l’identità a Omicron”. In merito alla loro efficacia Di Perri ha aggiunto: “Vanno confrontati con la protezione data dalla quarta dose del vecchio vaccino, non con la situazione dei non vaccinati come ha fatto qualcuno. E tutto sommato c’è un minimo di vantaggio che si può riconoscere: si stimano 8 ricoveri in meno su mille infezioni, è meglio di niente”.