Banda di ladri fermata al posto di blocco stradale. Nel furgone un “bazar” di merce rubata
Una “comitiva” di 6 giovani uomini di nazionalità albanese, di età compresa tra i 21 e i 32 anni, è sotto inchiesta dopo che questi soggetti sospetti sono stati fermati e denunciati dai carabinieri della tenenza di Montecchio Maggiore nel corso di un controllo stradale avvenuto in zona ospedale. Questo nella tarda serata di domenica. Nel furgoncino in cui viaggiavano, complice l’atteggiamento sospetto del conducente, è stata rinvenuta della merce mista su cui erano stati subito avviati degli accertamenti.
Ne è emerso, a distanza di alcune ore, che si trattava di abbigliamento sportivo di marca e accessori rubati fuori regione nel giorno precedente, caricati nel vano bagagli del mezzo. I sei fermati sono stati quindi ritenuti responsabili di furto e ricettazione, accuse individuali di cui dovranno rispondere in sede di processo dopo la rimessa in libertà.
Il controllo stradale, finalizzato alla prevenzione di reati predatori con particolare attenzione ai furti in appartamento, è stato posto in campo in via Piave nell’area dell’ospedale locale di Montecchio Maggiore. Quando i militari hanno visto transitare un furgone commerciale nella tarda serata del giorno festivo hanno intuito che la presenza del veicolo da lavoro celasse qualche “affare sporco“, sospetto poi corroborato dai riscontri successivi. E’ probabile che la banda avesse in mente un blitz importante nella zona, visto l’affollamento all’interno del mezzo.
All’interno dello stesso sono stati rinvenuti e sequestrati 180 capi di abbigliamento sportivo di un certo valore, un monopattino a carica elettrica, un paio di occhiali da sole, cuffiette auricolari wireless di marca e altro. Tutta la merce è risultata infine trafugata il giorno precedente da un negozio della provincia di Pavia, indicatore che la banda di spostava di regione in regione per potare a termine i propri progetti criminosi.
Generalità dei sei denunciati di origine straniera e la loro residenza in Italia per il momento non sono stati resi noti dalla Compagnai Carabinieri di Valdagno, da cui dipende la tenenza di Montecchio. Tra loro ci sarebbero persone con precedenti di giustizia per reati analoghi a quello commesso, salvo smentite, nella provincia pavese.