Nobel per la Medicina 2022 a Svante Pääbo: ha scoperto il genoma degli ominidi
Il Nobel per la Medicina 2022 è stato assegnato allo svedese Svante Pääbo per le sue scoperte sul genoma degli ominidi. Il premio è stato annunciato al Karolinska Institutet di Stoccolma, in Svezia. Pääbo 67 anni, è uno dei fondatori della paleogenetica, ovvero lo studio del passato e delle nostre origini, attraverso l’esame del materiale genetico proveniente dai resti di antichi organismi.
Considerato una sorta di archeologo del Dna, Pääbo è riuscito a ricostruire nonostante i danni del tempo, un albero genealogico dei nostri antenati, colmando le zone grigie con le scoperte derivanti dai resti archeologici.
Una “ricerca pionieristica” iniziata quando Pääbo era ancora un dottorando e all’insaputa del professore che lo seguiva, riuscì a ottenere un frammento di mummia da un museo di Berlino est, grazie ad un suo vecchio professore di egittologia. Quando Pääabo iniziò a occuparsi di paleogenomica, ancora non si sapeva se la molecola di Dna fosse capace di resistere al tempo, e per quanti anni. Il suo studio finì sulla copertina di Nature nel 1985.
Grazie ai suoi studi è riuscito a sequenziare il genoma del Neanderthal, un parente estinto degli esseri umani di oggi”, ma non solo. Come si legge nel comunicato con la motivazione del riconoscimento, Paabo “ha anche fatto la sensazionale scoperta di un ominide precedentemente sconosciuto, Denisova”, partendo dall’analisi dell’osso di un dito recuperato in Siberia e risalente a 40mila anni fa.
Un altro tassello importante della sua ricerca ha messo in evidenza che il trasferimento genico è avvenuto proprio da questi ominidi ora estinti all’Homo sapiens, in seguito alla migrazione dall’Africa circa 70.000 anni fa”. “Questo antico flusso di geni agli esseri umani di oggi ha rilevanza fisiologica oggi, ad esempio influenzando il modo in cui il nostro sistema immunitario reagisce alle infezioni”, si legge ancora.
La ricerca seminale di Pääbo “ha dato origine a una disciplina scientifica completamente nuova; la paleogenomica”. “Rivelando le differenze genetiche che distinguono tutti gli esseri umani viventi dagli ominidi estinti, le sue scoperte forniscono la base per esplorare ciò che ci rende unicamente umani”, spiega il comunicato.
Svante Pääbo attualmente è alla direzione del dipartimento di genetica del Max Planck Institute a Lipsia, in Germania, ma fa parte anche dell’Accademia dei Lincei in Italia. “Un onore averlo fra i nostri soci stranieri” ha commentato il presidente dell’Accademia, Roberto Antonelli.