Attenzione alla “truffa del pellet”. Bancali mai consegnati a Malo, due i denunciati
Due uomini residenti in Campania, a quanto pare soggetti già noti alle forze dell’ordine e che vivono di espedienti truffaldini, sono stati denunciati in Procura a Vicenza grazie all’opera investigativa dei carabinieri della stazione di Malo e alla segnalazione da parte di un giovane residente nella stessa cittadina dell’Altovicentino.
Si tratta di un 38enne e di un 74enne “soci” in affari illeciti secondo la tesi accusatoria, che avrebbero incamerato un anticipo di 500 euro per l’acquisto di alcuni bancali di pellet sborsati dal vicentino, per poi non consegnare la merce nei tempi previsti e, anzi, sparire del tutto dalla circolazione.
A rendere nota la vicenda, che ha via via assunto la configurazione di una truffa mirata già nota per modalità analoghe, è stata oggi la Compagnia Carabinieri di Schio. Dopo che, nelle scorse settimane, il cittadino maladense gabbato da sconosciuti sedicenti commercianti del combustibile si era rivolto a loro per presentare denuncia dopo aver tentato inutilmente di contattare i (finti) venditori. Sia al fine di tentare di recuperare la somma sottratta con l’inganno e ottenere dunque un risarcimento, sia per evitare che onesti acquirenti come lui cadessero nello stesso tranello.
I militari operanti nella stazione di Malo si sono subito attivati per risalire all’identità dei presunti truffatori, individuati nella fase di indagine in M.A. – napoletano di 38 anni – e il pensionato T.S., anche lui residente nel capoluogo partenopeo, di 74 -. Secondo quanto ricostruito il più giovane dei due approfittava dell’esca lanciata sulle piattaforme di e-commerce digitali, mettendo immagini del pellet a buon mercato e ricevendo quindi gli ordini da ignari acquirenti privati che pregustavano l’affare.
In realtà, a fregarsi le mani dopo l’invio del denaro erano i due malfattori, che dopo aver incassato i 500 euro si eclissavano senza mai consegnare nulla. I due campani sono stati denunciati a piede libero e, formalmente, rimangono anche “liberi” di proseguire nelle loro azioni illecite: pertanto si consiglia massima cautela ai consumatori vicentini (e non), prestando attenzione agli “affaroni a buon mercato”, alla reputazione dei venditori on line e alle modalità di compravendita dei prodotti per stanare le truffe che si celano sempre più spesso in rete.