Percorso del Capriolo a Colceresa
Tra le dolci colline dislocate fra Breganze e Marostica si trova il Comune di Colceresa, nato dalla recente fusione di Molvena e Mason Vicentino. Qui si trovano quattro itinerari escursionistici, accompagnati da una ricca segnaletica, che invitano alla scoperta di questo territorio ai piedi dell’Altopiano dei Sette Comuni. Tra essi il più lungo è quello denominato Percorso del Capriolo, che consiste in un itinerario ad anello di 18 chilometri e 800 metri di dislivello a cavallo delle varie frazioni del paese.
Il punto di partenza consigliato è il centro di Molvena; da qui si scende lungo la Strada dei Sassi, viottolo lastricato con basalti neri, che conduce al fondo della Valle del Rio. Dopo un breve tratto su asfalto in direzione del borgo di Mure si devia lungo il Sentiero della Tisa, anch’esso lastricato con i caratteristici sassi mori, che sale verso la dorsale collinare continuando poi con una carrareccia tra i prati. Si godono sovente dei piacevoli scorci panoramici sulle varie contrade e i paesini abbarbicati sui colli.
Si effettua una seconda discesa, più lunga, attraverso il Sentiero Mascarellotti superando alcune contrade fino a giungere alla verde Piana dei Micheletti, caratterizzata da vegetazione amante dell’acqua come gli ontani neri. Attraversata la parte finale della Valle del Laverda si supera l’erta rampa del Sentiero Palazzotto per scendere alla località Costa nei pressi di Mason Vicentino, parte più meridionale del percorso.
Si risale quindi a fianco del Torrente Riale, attraversando alcuni vigneti ed uliveti lungo alcuni splendidi tratti di sentiero ottimamente curati, con scalinate in legno e piccoli ponticelli sul torrente. Per raggiungere la località Costa d’Olio la salita si fa più ripida, sfiorando pascoli con bovini ed equini. Successivamente si trova un bel tratto di bosco con castagni, attraversato dal Sentiero Sonco Gobbi, che cala nuovamente nella Valle del Laverda nei pressi della Roggia Angaran, lungo la quale un tempo erano attivi diversi mulini. Salito il Sentiero Mariane si percorre un tratto panoramico lungo una dorsale collinare per scendere attraverso la Strada Romana fino al Mulino Covolo, dove un tempo era attiva una segheria. Qui è ancora possibile osservare le ruote alimentate dall’energia dell’acqua e i mezzi utilizzati un tempo per la segagione del legname.
L’ultimo tratto del Percorso del Capriolo tocca le zone situate a quote più elevate, dalle quali si ammira il panorama verso la Laguna di Venezia. Si guadagna quota con una strada asfaltata a tornanti tra ciliegi e ulivi, dirigendosi alla località Campo Urbano tra sentieri e carrarecce. In questi pressi un tempo erano attive le Soldamare, dove veniva estratto il saldame: una polvere giallastra usata ad esempio in cucina per lucidare le pentole.
Scesi nuovamente nella Valle del Rio si oltrepassa il torrente per mezzo di un bel ponticello in legno per terminare l’itinerario con la Strada Loara grazie alla quale si giunge al centro di Molvena.
Complessivamente il percorso è vario e ricco di punti di interesse: i periodi per godere al meglio di questi luoghi sono senz’altro la primavera con la fioritura dei ciliegi oppure l’autunno per il foliage dei boschi.