Esplosioni in piena notte nel quartiere Laghetto, arrestato il responsabile. In casa trovato un arsenale
Ha suscitato preoccupazione, sopratutto nei social, un episodio avvenuto nella notte tra lunedì 3 e martedì 4 ottobre nel quartiere Laghetto alle porte di Vicenza. Una serie di colpi molto forti uditi dai cittadini hanno fatto scattare una complessa attività investigativa che ha portato all’arresto il colpevole del folle gesto. La squadra mobile e la Digos si sono mosse con tempestività e precisione garantendo alla giustizia un vicentino di 46 anni, G.C. le iniziali, residente in città. L’uomo, dopo una perquisizione presso la propria abitazione, è stato trovato in possesso di un vero e proprio arsenale.
Le forti esplosioni, avvenute in strada Marosticana, hanno spaventato molti residenti e della pericolosità se ne sono accorti ben presto anche i militari ritrovando nell’area del centro commerciale Schiavotto uno scatolone aperto contenente 7 tubolari in vetro resina collegati con un innesco radiocomandato, di questi, 5 erano esplosi mentre 2 sono rimasti pericolosamente sul posto. Per questo motivo sono stati chiamati, con assoluta urgenza, gli artificieri della polizia di Stato di Venezia che hanno chiuso l’area fino al compimento del recupero del materiale esplosivo e la definitiva messa in sicurezza.
Vista l’assoluta pericolosità del materiale rinvenuto e sequestrato, gli investigatori della Digos e della squadra mobile hanno deciso di procedere di iniziativa alla perquisizione, ai sensi dell’art. 41 T.U.L.P.S., presso la residenza di G. C.
Entrati nell’abitazione i militari hanno trovato un vero e proprio arsenale, composto da numeroso materiale esplosivo, precursori di esplosivi del tipo nitrato d’ammonio, nitrato di potassio, zolfo, carbone, presumibile polvere nera, paraffina, cloroformio, nonché batterie, inneschi e telecomandi ed altri ordigni della stessa tipologia.
Come se non bastasse l’uomo aveva in casa anche ingenti quantità di sostanza stupefacente del tipo hashish e polvere di Mdma, nonché un manganello storditore elettrico, un contenitore con pallini per armi ad aria compressa, un revolver a tamburo, un disturbatore di frequenza delle telecomunicazioni, un fucile a pompa a gas cal. 68, una pistola cal. 9 mm priva di tappo rosso enrelativi 6 proiettili, 3 silenziatori per armi, una pistola cal. 7.65, una pistola ad aria compressa, un fucile tipo Flobert ad aria compressa, un machete ed un cannone napoleonico in scala ridotta per munizionamento di sfere d’acciaio.
In considerazione dell’ingente quantitativo di armi e di materiale esplodente rinvenuto e sequestrato e accertata la pericolosità del soggetto, capace di generare una situazione di grave ed imminente pericolo per persone e cose sono scattate le manette per G.C., arrestato in flagranza di reato di cui all’art. 435 C.P. (fabbricazione e detenzione di materie esplodenti e di armi) e, al termine delle attività di Polizia Giudiziaria, all’alba di questa mattina è stato trasferito al San Pio X a disposizione del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica. Sono tuttora in corso indagini finalizzate ad acquisire ulteriori elementi probatori ed a definire il contesto in cui armi ed esplosivi sono stati reperiti ed erano destinati ad essere impiegati.