Champions: naufragio Juve in Israele. Milan furioso con l’arbitro
Serata di Champions League disastrosa per Juventus e Milan. Però, stati d’animo differenti: bianconeri battuti e dominati ad Haifa dagli israeliani del Maccabi, rossoneri superati in casa dal Chelsea in una gara falsata da un clamoroso errore dell’arbitro tedesco Daniel Siebert. Adesso, sul fronte qualificazione agli ottavi di finale: alla Juve servirà un miracolo sportivo nelle prossime due giornate per superare la fase a gironi, mentre per il Milan il cammino si complica e parecchio. Ma la notizia di questo 4° turno della fase a gruppi di Coppa Campioni, è l’implosione della Vecchia Signora.
Dopo aver toccato il fondo a Monza, la Juventus in Israele ha raschiato il barile. La Juve di oggi è tutto tranne che una squadra. Manca tutto: gioco, voglia, grinta, spirito agonistico, organizzazione. E’ una squadra svuotata, senz’anima. Al di là di Massimiliano Allegri, sempre più sul banco degli imputati, il problema non è solo tecnico: questo disastro è il frutto di una sciagurata gestione sportiva da parte della dirigenza juventina. Dall’estate 2018 solo errori sul mercato, a partire dall’ingaggio di Cristiano Ronaldo che ha devastato il bilancio del club, limitando il raggio d’azione di Madama in tema campagna acquisti.
Il valzer delle panchine poi non ha aiutato. Allegri, Sarri, Pirlo, ancora Allegri. Il balletto di allenatori ha creato solo confusione; senza dimenticare che i tanti grandi calciatori persi nel tempo, per un motivo o per un altro, non sono stati rimpiazzati adeguatamente. Per ora Andrea Agnelli, il primo vero responsabile di questa situazione, conferma la fiducia ad Allegri e manda la squadra in ritiro anticipato in vista del derby di sabato contro il Torino. Un segnale evidente di allarme rosso. Allarme rosso in Serie A e in Champions. Nell’altra sfida del raggruppamento, un bel Benfica pareggia 1-1 a Parigi contro il PSG. Classifica: PSG e Benfica 8 punti, Juventus e Maccabi 3. Unica fiammella di speranza bianconera: battere il Benfica a Lisbona, il Paris Saint Germain a Torino, e sperare.
San Siro: scempio arbitrale. A certi livelli calcistici, è inammissibile che un direttore di gara commetta un errore così grave e soprattutto che il Var non lo aiuti a rettificare la decisione. Minuto 18′, Mount scappa a Tomori che lo strattona, l’inglese resiste, resta in piedi e tira: Tatarusanu respinge. Ma incredibilmente, il signor Siebert fischia il calcio di rigore per il Chelsea ed espelle Tomori per fallo su chiara occasione da gol. Un altro chiaro segnale che il calcio italiano in Europa non ha potere politico. La Figc dovrebbe riflettere seriamente. A tal proposito, nel naufragio Juve in Israele, segnaliamo due rigori negati ai bianconeri e non revisionati al Var. Questo, però, dovrebbe farci riflettere per come usiamo, male, il Var in Italia rispetto al resto del Vecchio Continente.
La partita: Milan-Chelsea 0-2. Mettendo da parte l’episodio che decide e condiziona l’intera partita dopo 20 minuti, evidenziamo ciò che abbiamo scritto sul taccuino: Jorginho trasforma il rigore inventato da Siebert e l’ex Aubameyang raddoppia. In questo modo, i Blues archiviano la pratica già nel primo tempo. Nella ripresa, buona reazione del Diavolo nonostante l’inferiorità numerica e occasioni da una parte e dall’altra, ma il risultato non cambia. L’altra gara del girone Dinamo Zagabria-Salisburgo finisce 1-1. Per una classifica che recita: Chelsea 7 punti, Salisburgo 6, Milan 4 e Dinamo 4. Il Milan ha ancora il destino nelle sue mani, anzi nei suoi piedi, ma, non sarà facile: sia a Zagabria che a Milano col Salisburgo.