Tredicenne investito sulle strisce pedonali non viene soccorso. E’ caccia al “pirata”
Mentre la famiglia di origine tira il più classico dei “sospiri di sollievo” dopo il ricovero del figlio 13enne, sono state attivate le indagini per risalire all’identità dell’automobilista che ieri pomeriggio, sulla statale 47 in territorio di Rosà, ha investito uno studente delle scuole medie locali mentre quest’ultimo stava attraversando la strada a piedi. L’incidente delle 16 di lunedì 24 ottobre si è verificato in via Capitano Alessio, poco lontano dal centro della cittadina e ci sarebbero più testimoni dell’evento.
Trasportato all’ospedale in ambulanza al San Bassiano in codice giallo, il ragazzino rosatese è stato accolto subito dal reparto di medicina d’urgenza e preso in carico per le prime cure dagli specialisti ortopedici, a causa della frattura di un arto inferiore.
Questo l’esito più grave dell’investimento di ieri, la cui notizia viene riportata nell’edizione odierna del Giornale di Vicenza, a cui aggiungere le contusioni sul corpo riportate nell’urto contro la macchina del pirata della strada e sull’asfalto. Stand alle prime indicazioni giunte nella mattinata, sarebbe confermata l’ipotesi di omissione di soccorso da parte di chi si trovava alla guida della vettura che ha travolto il giovanissimo: impossibile non accorgersi dell’impatto contro il pedone.
Dei rilievi e delle indagini si stanno occupando gli agenti di polizia locale, dopo aver raccolto alcune testimonianze ed elementi utili collegati ai filmati di videosorveglianza della zona soggetta ad alta intensità di traffico. Dai numerosi negozi che costeggiano la statale 47 e dall’oratorio Don Bosco vicino al punto di investimento sono accorsi in parecchi a prestare aiuto in attesa dell’arrivo dell’ambulanza del Suem dal vicino polo sanitario bassanese. Il teenager di Rosà sembra si stesse dirigendo proprio verso gli impianti sportivi parrocchiali, proveniente da via degli Alpini. Pur lamentando il forte dolore per le lesioni multiple e in particolare alla gamba, sarebbe sempre rimasto cosciente.
Non sarà così arduo risalire a marca e modello del veicolo investitore, da valutare invece se sarà possibile anche raccogliere con certezza il numero di targa in base alla qualità e al punto di ripresa delle telecamere, facilitando il lavoro delle forze di polizia. L’auspicio, in ogni caso, consiste in un ravvedimento parziale da parte del conducente della vettura che ha proseguito propria corsa senza fermarsi a prestare soccorso. A maggior ragione dopo essere venuto/a a conoscenza che il tredicenne ferito non versa in pericolo di vita e potrà, con pazienza e dopo un’accurata riabilitazione, guarire.