“Coca” sul tappetino della Panda prima del controllo. Tre vicentini fermati, uno arrestato
Non ha certo brillato in destrezza e meno ancora in furbizia il 40enne vicentino che in piena notte, lo scorso week end, a un controllo stradale da parte dei carabinieri della Radiomobile di Vicenza ha “risposto” gettando degli involucri contenenti polvere bianca sul tappetino della propria Fiat Panda, tra i piedi suoi e degli altri due occupanti.
Si trattava di cocaina, come accertato in seguito dai componenti della pattuglia di militari dell’Arma, che non ci hanno messo molto a capire il motivo alla base di tanta agitazione dimostrata dal terzetto di amici, uno più nervoso dell’altro alla vista degli operatori in divisa alle 3 di notte di sabato.
Il segnale di altolà era stato esibito al conducente della Fiat Panda – G.C. le sue iniziali, residente nella provincia vicentina e cittadino italiano come gli altri due amici – nella città capoluogo all’altezza di via Ferretto dei Ferretti. Ancora prima di chiedere i documenti e la destinazione dei tre, i carabinieri si sono accorti del goffo tentativo dello stesso 40enne sul posto di guida di “liberarsi” degli ovuli, liberandosi le tasche dei pantaloni per lasciarli cadere tra i piedi. La perlustrazione seguente ha consentito poi di raccogliere in tutto 20 grammi di cocaina, tutta l’altra droga “raccolta” era nascosta nell’utilitaria, in particolare in un pacchetto di caramelle nascosto nel vano portaoggetti.
La polvere bianca era già suddivisa in pacchettini pronti per lo smercio, circostanza che ha fatto scattare anche la perquisizione domiciliare nella residenza del 40enne, inquilino unico di un alloggio di località Anconetta in città. Qui sono emerse altre piccole dosi di “coca”, 800 grammi di marijuana e 100 di hashish, fugando ogni residuo dubbio sulla natura delle azioni illecite del denunciato, dopo l’arresto in flagranza di reato.
Il giudice per la convalida ha disposti gli arresti domiciliari nello stesso appartamento, dopo averlo “svuotato” della merce illecitamente detenuta e posta sotto sequestro da parte dei militari intervenuti a supporto delle operazioni. L’accusa formale per G.C. consiste nella detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Ne sono usciti invece “puliti”, almeno per ora, i due passeggeri a bordo della Panda fermata nel corso della notte.