E’ il giorno di Giorgia Meloni a Bruxelles, ma è già scontro sui migranti con Berlino
Oggi l’esordio del premier Giorgia Meloni a Bruxelles, dove incontrerà la presidente del Parlamento Ue Roberta Metsola, a seguire la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio Ue Charles Michel. La Meloni prepara il suo esordio in Europa per aprire un dialogo solido sui nodi energia, Manovra, Pnrr.
Nel frattempo però è già scontro sui migranti. Al centro del braccio di ferro tra Italia e Germania c’è la ‘Humanity 1’ ancora senza un porto d’attracco dopo otto giorni in mare. Da Sos Humanity, l’organizzazione che ha la proprietà della nave, ci sono state 11 richieste di supporto tra Italia e Malta, richieste però rimaste inascoltate. “È inaccettabile e contrario al diritto internazionale lasciare i sopravvissuti bloccati in mare per oltre una settimana e prolungare le loro sofferenze” aveva detto la scorsa settimana Mirka Schafer, advocacy officer della Ong.
A difendere il diritto della nave della Ong di attraccare è stata proprio Berlino che ha inviato al Governo italiano la propria interpretazione del diritto “in tema di immigrazione”. Per il Governo Federale “le organizzazioni civili impegnate nel salvataggio di migranti forniscono un importante contributo al salvataggio di vite umane nel Mediterraneo”, come riporta la trasmissione di Raitre, Il Cavallo e la Torre. “Salvare persone in pericolo di vita è la cosa più importante. Secondo le informazioni fornite da SOS Humanity sulla nave Humanity 1, battente bandiera tedesca, attualmente ci sono 104 minori non accompagnati. Molti di loro hanno bisogno di cure mediche. Abbiamo chiesto al Governo italiano di prestare velocemente soccorso”.
La Farnesina al momento non ha acconsentito ad alcuno sbarco e d’intesa con il Ministero dell’Interno, ha inviato per iscritto, la richiesta di avere un quadro compiuto della situazione a bordo della ‘Humanity 1’ in vista dell’assunzione di eventuali decisioni.
In particolare, è stato richiesto di avere informazioni sulle persone presenti a bordo della nave, sulle zone marine in cui ha operato la nave, se vi siano persone vulnerabili a bordo e se sia stata già avanzata una richiesta di protezione internazionale. “Da parte italiana – fa sapere ancora la Farnesina – si continuerà naturalmente a monitorare la situazione a bordo di questa e delle altre navi e a fornire l’assistenza di emergenza che si dovesse rendere necessaria”.