Licenziamenti Twitter: Elon Musk si giustifica, ma la bufera continua
“Riguardo ai licenziamenti Twitter, sfortunatamente non c’è scelta quando l’azienda sta perdendo oltre 4 milioni di dollari al giorno“. Così Elon Musk, con un post sul suo Twitter, ha risposto alla pioggia di polemiche delle ultime settimane in seguito alla sua decisione di ridurre drasticamente il personale del social. “A tutti coloro che sono usciti sono stati offerti 3 mesi di licenziamento, che è il 50% in più rispetto a quanto richiesto dalla legge” ha spiegato ancora l’imprenditore.
All’orizzonte c’è anche una possibile class action, mentre gli ex dipendenti Twitter hanno sfogato le loro frustrazioni online, usando l’hashtag #OneTeam. L’utente Rachel Bonn ha twittato: “Giovedì scorso nell’ufficio di San Francisco, in realtà l’ultimo giorno in cui Twitter era Twitter. Incinta di 8 mesi e con un bambino di 9 mesi. Mi è appena stato bloccato l’accesso al laptop”.
Twitter ha intanto inviato una mail per comunicare a tutti che i suoi uffici “sarebbero temporaneamente chiusi e tutti gli accessi ai badge sospesi al fine di aiutare a garantire la sicurezza di ciascun dipendente, nonché i sistemi Twitter e i dati dei clienti”.
Intanto sono molteplici le ricadute. In particolare tra le ultime la United Airlines Holdings Inc. si è unita all’elenco delle tante società che stanno sospendendo la spesa pubblicitaria sul social dell’uccellino blu. Già altri grandi marchi come General Mills Inc e la casa automobilistica di lusso Audi of America avevano dichiarato giovedì di “aver messo in pausa la pubblicità su Twitter” dopo che la piattaforma di social media è stata acquisita dal miliardario per 44 miliardi di dollari.