La Francia accoglie i migranti della Ocean Viking. Salvini: “Bene! L’aria è cambiata”
Parigi dice sì allo sbarco dei migranti presenti a bordo della Ocean Viking, il porto di attracco in questo caso sarà quello di Marsiglia. Sulla nave ci sono 234 persone, tra cui 55 minori dei quali 43 non accompagnati. “La Francia si prepara ad aprire il porto di Marsiglia alla nave Ocean Viking, o nella notte fra mercoledì e giovedì o nella giornata di giovedì. Lo sbarco a Marsiglia si svolgerà sotto la supervisione della Prefettura. Saranno fatti scendere tutti i migranti dalla nave e poi registrati come richiedenti asilo”, ha detto all’Ansa una fonte del ministero dell’Interno francese, specificando che non ci sarà quindi alcuna selezione fra i passeggeri della Ocean Viking, non saranno fatti scendere i deboli e lasciati a bordo gli altri: “Non ci sono restrizioni possibili, tutti hanno diritto di presentare la domanda di asilo”, hanno così aggiunto i francesi.
“Bene così, l’aria è cambiata” commenta il vicepremier Matteo Salvini alla decisione di Parigi.
Sono sbarcati a Reggio Calabria tutti gli 89 migranti che erano a bordo della nave Rise Above e ora si trovano in un centro di prima accoglienza in attesa del trasferimento sulla base del riparto nazionale stabilito dal ministero dell’interno.
E intanto trenta persone tra quelle rimaste a bordo della Humanity hanno cominciato lo sciopero della fame, rifiutando il cibo a pranzo, per protesta contro la decisione del governo italiano di non farle scendere dalla nave. Cresce ancora la tensione dopo la presentazione del ricorso dei legali al tribunale di Catania. Sulla Geo Barents nuova ispezione dell’Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera.
A Catania cresce la tensione tra gli immigrati che restano bloccati a bordo di due navi ong. Il Presidente di Migrantes, mons. Giampaolo Perego, lancia un appello: “La situazione è drammatica, anticostituzionale che non rispetta anche le famiglie che sono su queste navi, che non rispetta il diritto fondamentale al soccorso della Convenzione di Ginevra quindi si spera che questa situazione si sblocchi e che l’Italia insieme all’Europa continui quel progetto di condivisione di solidarietà nei confronti dei migranti che sono richiedenti asilo e che sono rifugiati, l’identificazione non può essere fatta a bordo ma deve essere fatta a terra e anche con tutte le tutele di ogni persona”.
Immediata la replica del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: “Se vi volete fermare all’esegesi delle espressioni burocratiche fate pure, ma non accettiamo lezioni da nessuno dal punto di vista del rispetto dei diritti umani. Ci sono ricorsi in atto, si deciderà nelle sedi competenti”.