La Via del Pane a Marano Vicentino
Il prodotto più noto di Marano Vicentino è senz’altro il Mais Marano o Maranello, una cultivar di mais realizzata proprio qui alla fine dell’Ottocento. Dato questo elemento fondamentale per la vita delle famiglie di un tempo, sono sorti di conseguenza diversi mulini lungo la roggia necessaria a portare l’acqua ai loro macchinari e forni per la produzione del pane.
La Via del Pane unisce proprio i punti più caratteristici legati alla produzione di questo alimento: dai campi dove viene coltivato il mais si passa ai vecchi mulini fino agli storici forni tra le contrade.
Si tratta di un itinerario di 12 chilometri che si sviluppa interamente nel territorio di Marano; il punto di partenza del percorso è la piazzetta nei pressi della Chiesetta di Santa Maria. Caratteristica è la Roggia dei Mulini che vi scorre proprio a fianco, continuando il suo corso verso la parte meridionale del paese.
Da qui si segue il percorso pedonale a fianco della roggia, la quale affianca gli edifici dei Mulini Cavedon. Giunti in Via San Fermo si tiene la destra fino ad arrivare alla piccola Chiesa di San Fermo prospicente a Villa Fioretti, la dimora storica dove venne selezionato per la prima volta il Mais Marano.
Si piega a sinistra lungo una capezzagna che attraversa alcuni prati e piantagioni da frutto fino in Via Fogazzaro, la quale si percorre fino al suo termine quando essa lascia il posto ad una stradella tra i campi che conduce in località Scavi. Qui si gode di una bella panoramica sulle Piccole Dolomiti e le altre montagne del vicentino.
Si continua su Via Molette dove si trova il Mulino Zambon che, oltre ad un bell’affresco che raffigura il mulino, conserva ancora in buono stato i macchinari per la produzione di farina.
Si oltrepassa un passaggio a livello e la Roggia Santorso nei pressi di un piccolo nucleo di case, quindi si percorre il lungo rettilineo che costituisce la capezzagna della località Zanine a fianco di prati e piantagioni di mais. In lontananza spunta il campanile della piazza principale di Marano, che qui si apprezza in un contesto ancora piuttosto rurale.
Si prosegue verso sud attraversando tutto il centro del paese per raggiungere l’inizio di Via Zanella, dove vi è il Mulino Ruaro. La strada bianca che prosegue sinuosa affiancata a filari di pioppi viene anche chiamata Strada masciara. Essa ha termine in Via San Pietro, all’altezza della quale si tiene la destra per proseguire diritti sfiorando il caseggiato della Colombara con la caratteristica torre fino alla Chiesa di San Pietro, che si raggiunge dopo aver superato il Rio delle Pietre. Con un ultimo tratto fra i campi si perviene all’argine del Torrente Timonchio, il quale si segue per un lungo tratto fino all’altezza di Via Prole.
L’ultimo chilometro avviene seguendo la via che riporta alla Chiesetta di Santa Maria dove ha termine la Via del Pane.