Il cortometraggio Don Chisciotte al cinema San Gaetano, protagonisti i giovani con disabilità
Una bella iniziativa che ha visto protagonisti giovani con disabilità, impegnati in un cortometraggio che dopo mesi di duro lavoro ora li premia con la proiezione al cinema patronato San Gaetano. Tra tutti i corti visti nelle sale di Thiene, Don Chisciotte: Lost in Marrakech , è tra più attesi perché prodotto con i ragazzi di Engim Impresa formativa in ambito del progetto Abilmente. La tanto attesa prima è in programma giovedì 10 novembre alle 21.00.
Commenta così l’assessora alla Cultura, Ludovica Sartore: “Engim è una realtà di altissimo valore sociale e per Thiene è un’eccellenza. La realizzazione di questo, come dei precedenti cortometraggi, ci offre un’occasione di arricchimento culturale che apprezziamo e che riteniamo di valorizzare. Il premio che è stato riconosciuto ad Alberto Gnata è la conferma della bontà del progetto anche sotto questo profilo”
Il nuovo corto, infatti, finalista alla XII edizione del Festival Internazionale del Cinema Nuovo si è aggiudicato il premio di “miglior attore” lo scorso 6 ottobre, al teatro Donizetti di Bergamo, assegnato proprio a Don Chisciotte. Il cortometraggio è il secondo episodio della saga del nuovo Don Chisciotte che questa volta è finito in Marocco per una nuova sfida tra colpi di scena e risate.
Il protagonista è difensore dei deboli e promotore dell’inclusione, si trova coinvolto in un’avventura strampalata nel paese africano . Attraverso una serie di rocambolesche situazioni l’eroe riuscirà comunque a cavarsela anche in un paese straniero e con la setta dei Magnaschei alle calcagna. Un racconto che mescola i sapori del viaggio al sogno di inclusione, un omaggio a chi non si arrende e con il sorriso affronta ogni sfida anche quando sembra impossibile.
Il messaggio che vuole passare questo lavoro è una sorta di viaggio per chi crede nei propri sogni e valori, per dimostrare che disabilità fa rima con infinite possibilità. Il film è stato girato in parte prima della pandemia e concluso successivamente nel 2021, superando diversi ostacoli nella sua genesi e per questo assume un valore simbolico ancora più forte. Un cortometraggio che va oltre le frontiere per ricordare a tutti di non mettere limiti alle possibilità dei giovani con disabilità, commentano i produttori.