Approvata la manovra di bilancio. Misure da 35 miliardi, stop al Rdc dal 2024
Il Consiglio dei ministri ha approvato nella notte la manovra di bilancio 2023. Nessuna sorpresa rispetto a quanto preventivato, con le misure che si confermano sui circa 35 miliardi di euro. C’era attesa, invece, su diversi provvedimenti che il governo Meloni avrebbe dovuto trattare con delicatezza. A cominciare dal Reddito di cittadinanza, che si avvia verso “un periodo transitorio nel 2023 con maggiori controlli sul fronte di chi lo percepisce e di chi riceve offerte di lavoro”. Ma dal 2024 sarà abolito. Stanziati anche aiuti per le famiglie e contro il caro energia.
La soglia Isee per bonus bollette sale a 15mila euro. E questo era un altro degli interventi più attesi, quello per far fronte al caro energia. In questo senso, per le famiglie più fragili viene rafforzato il meccanismo che consente di ricevere il bonus sociale bollette con un innalzamento della soglia Isee da 12 a 15mila euro. Nel “pacchetto famiglia” viene istituito anche un fondo di 500 milioni di euro destinato alla realizzazione di una “Carta Risparmio Spesa” per redditi bassi. Una carta che sarà gestita dai Comuni. Altro tema era quello delle pensioni e con la Manovra arriva un nuovo “stop” alla legge Fornero, con l’avvio di “un nuovo schema di anticipo pensionistico per il 2023 che consente di andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica (quota 103)”.
Una manovra coraggiosa. Così l’ha definita la premier Giorgia Meloni, elencando tutte le misure approvate nella notte. Misure che, si dice da Palazzo Chigi, puntano a “favorire la crescita e aiutare famiglie e imprese”. Secondo il Ministero dell’Economia e delle Finanze si tratta di una manovra “realistica e sostenibile”, che si basa su un approccio “prudente che tiene conto della situazione economica” anche internazionale.