Giornata contro la violenza sulle donne: da inizio anno già 104 vittime
Dall’inizio del 2022 fino al 21 novembre in Italia sono state uccise 104 donne, quasi 10 al mese e quasi 2 su 3 hanno trovato la morte per mano del partner o dell’ex. Nei primi nove mesi dell’anno si registra una lieve diminuzione degli omicidi di donne rispetto allo stesso periodo del 2021: i femminicidi sono stati 82 anziché 90, aumentano invece del 9% le violenze sessuali. In 31 casi sono state uccise con l’uso di armi bianche o improprie, come coltelli da cucina, arnesi da lavoro e pietre mentre in 19 casi con armi da fuoco: 10 di loro sono state strangolate, altre 10 sono morte in seguito a percosse, una è stata avvelenata. Gli assassini sono stati nel 77% dei casi italiani e il 28% ha un’età compresa tra i 31 e 44 anni. E’ anche vero e da sottolineare come quest’anno si sia registrato un potenziamento dell’azione di prevenzione con un aumento del 40% degli ammonimenti dei Questori per violenza domestica e del 6% di quelli per stalking.
In occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” Palazzo Chigi si è colorato di rosso. Alle 19.20 di ieri il prospetto della sede del governo è stato illuminato dai riflettori che oltre a proiettare il colore simbolo della lotta alla violenza di genere, hanno mostrato sulla facciata i nomi delle 104 donne vittime di femminicidio nel 2022. Al momento dell’accensione il governo si è riunito interamente in piazza Colonna, Giorgia Meloni in testa, per una foto simbolo. “Affrontare la questione uniti senza distinzioni”, ha detto la premier.
L’Assemblea generale delle Nazioni Unite già nel 1998 aveva stabilito l’istituzione di una data, il 25 novembre appunto, per commemorare a livello internazionale tutte le donne vittime di violenza di genere e il 17 dicembre 1999, promulgò la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Lo scopo oltre a ricordare le vittime è anche sensibilizzare l’opinione pubblica su ogni forma di violenza di genere, che sia fisica e psicologica.
Si è scelta questa data per un episodio raccapricciante che avvenne del 25 novembre del 1960: tre sorelle Patria Mercedes, María Argentina Minerva e Antonia María Teresa Mirabal, vennero uccise a Malcedo, in Repubblica Dominicana, dopo essere state torturate. Le tre donne erano attiviste nell’opposizione del regime di Rafael Leónidas Trujillo, il dittatore per oltre 30 anni. Vennero intercettate, lungo la strada che percorrevano per recarsi a far visita in prigione ai loro mariti (accusati di attività contro il regime), da un gruppo di agenti del Servizio di informazione militare. Furono seviziate fino alla morte e i loro corpi abbandonati in un dirupo con la loro auto per simulare un incidente. Questo cruento episodio scatenò una reazione del popolo che sfociò nel 1961 nell’uccisione di Trujillo e quindi nella fine della dittatura.
Tra le numerose iniziative nella giornata di oggi ricordiamo “Scarpette Rosse In Ceramica” un progetto nazionale in progress delle 45 Città Italiane della Ceramica Artistica. Lungo le strade, sui marciapiedi, sulle panchine, nelle piazze, sui balconi, nei prati e dentro i palazzi delle Istituzioni o negli uffici, gli artisti ceramisti creano piccole installazioni con scarpe, sandali, zoccoli, e stivali di colore rosso, modellati, cotti al forno, dipinti, smaltati rigorosamente a mano. Quest’anno si aggiungono all’iniziativa anche le targhe in ceramica con il numero di telefono di soccorso 1522.
La scelta delle scarpe di colore rosso nasce da un progetto del 2009 dell’artista messicana Elina Chauvet e intitolato “Zapatos Rojos”: un’installazione itinerante composta da centinaia di paia di scarpe femminili di ogni foggia, ma sempre di colore rosso, che simboleggiano la marcia silenziosa di donne che non ci sono più o che non possono quindi far sentire la loro voce per esprimere la loro sofferenza.