Gioco d’azzardo, campagna di sensibilizzazione in cento aziende del Bassanese e Alto Vicentino

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“5 euro e nemmeno fa il caffè!”, un messaggio semplice e ironico per riflettere sui pericoli (oltre che sull’inutilità) del gioco d’azzardo, mentre si beve un buon caffè al lavoro. È questo il messaggio della nuova campagna di prevenzione del gioco d’azzardo promossa dal Ser.D. (Servizio per le Dipendenze) dell’Ulss 7 Pedemontana in collaborazione con la cooperativa sociale Adelante, Bsn Group e il mandamento di Confindustria di Bassano del Grappa.

Del resto il fenomeno non accenna a diminuire: al contrario il gioco d’azzardo – sia nelle sale gioco e nelle rivendite, sia online – ha avuto negli ultimi anni uno sviluppo enorme nel nostro Paese: si stima che i giocatori patologici o ad alto rischio di dipendenza siano oltre 1 milione. E il territorio dell’Ulss 7 Pedemontana non fa eccezione: nel 2021 solo nell’area Pedemontana e nell’Alto Vicentino sono stati giocati (ma sarebbe meglio dire persi al gioco) oltre 418 milioni di euro.

Di qui l’importanza di pensare a forme comunicative snelle e di facile diffusione, nonché a canali di risonanza sempre più capillari all’interno del territorio per raggiungere i giocatori e loro familiari, offrendo indicazioni specifiche rispetto a come ricevere supporto, e in generale sensibilizzare l’intera comunità.
Proprio questo è l’obiettivo dell’originale campagna di prevenzione presentata oggi che vedrà la realizzazione e distribuzione di 350 mila bicchieri da caffè, inseriti nei distributori automatici installati in un centinaio di aziende del territorio. I bicchieri, pensati appositamente per la campagna, prevedono una grafica che gioca in chiave ironica sulla somiglianza tra la slot machine e la macchinetta del caffè: entrambe necessitano delle monete per funzionare, ma se da una parte la moneta permette di trascorrere il tempo assieme e bersi un buon caffè in compagnia, con la slot machine si prospetta, invece, la solitudine spesso portata dall’azzardo e che caratterizza chi vive quest’ultimo in maniera problematica. La distribuzione dei bicchieri, inoltre, sarà accompagnata da locandine e brevi spot video che avranno proprio l’obiettivo di spiegare e contestualizzare il significato dell’iniziativa.
Fondamentale, su tutti i materiali, sarà naturalmente l’indicazione dei contatti utili per chi è vittima del gioco d’azzardo o conosce qualcuno con questa dipendenza: ingioco@adelanteonlus.it oppure 346 1824236.

«Il tema del gioco d’azzardo è tipicamente un’emergenza nascosta – sottolinea il direttore generale dell’Ulss 7 Pedemontana Carlo Bramezza – della quale si tende a parlare poco, eppure i numeri sono drammatici, anche nel nostro territorio: per questo motivo iniziative come quella che presentiamo oggi hanno una grande importanza, sia per il messaggio di prevenzione che diffonderà, sia perché ci offre l’occasione per richiamare l’attenzione sul tema».
Una problematica per la quale il Ser.D dell’Ulss 7 mette in campo una rete di servizi ben articolata, come ricordano Giovanni Greco, direttore del Servizio Dipendenze nel Distretto Bassanese, e Susanna Dedola, direttrice di quello per l’Alto Vicentino: «Negli ultimi anni il Dipartimento delle Dipendenze, nelle sue articolazioni territoriali, ha sviluppato percorsi assistenziali per persone con problematiche legate al gioco d’azzardo e per i loro familiari. Lo ha fatto attraverso l’ampliamento dell’offerta di cura (attività di couselling, infoeducative, di gruppo, di psicoterapia, di trattamento di disturbi concomitanti o correlati) e della rete nella comunità, sia per mezzo dei progetti sostenuti da finanziamenti nazionali e regionali (fortemente centrati sulla prevenzione), sia creando spazi di confronto e informazione con i Comuni, le associazioni di volontariato, le parrocchie e le cooperative impegnate negli interventi di prossimità».

L’iniziativa è stata realizzata grazie alla collaborazione con Bsn Group – Bassano Distributori srl, azienda storica del territorio per il servizio di ristorazione automatica, che da subito ha dimostrato sensibilità e attenzione al tema, e con il Mandamento di Bassano del Grappa di Confindustria, che ha sostenuto il progetto promuovendo l’adesione da parte delle aziende nel territorio.
Del resto proprio la capacità di fare rete è uno dei punti di forza dell’iniziativa, come sottolinea Francesca Carli responsabile del progetto “Stare al Gioco” coordinato dalla : «Il progetto vede la partecipazione ed il lavoro di rete con tanti e diversi protagonisti uniti in una significativa presa in carico comunitaria. L’obiettivo principale di questa iniziativa, infatti, consiste proprio nell’aumentare la consapevolezza del maggior numero di persone sull’argomento e di offrire dei punti di riferimento a chi è vittima del gioco d’azzardo, direttamente o indirettamente. Si tratta di un fenomeno purtroppo molto radicato che appare sempre più un tema di rilevanza sociale: non solo ne vengono investite le persone coinvolte dal problema, ma anche l’intera economia reale che si vede depauperata di importanti risorse e all’interno della quale possono infiltrarsi gli interessi della criminalità organizzata. Pertanto è altrettanto importante che anche la prevenzione sia un’azione il più possibile ampia e collettiva».