Manovra, nuove modifiche: l’esenzione del Pos sale a 60 euro. Stop all’Imu per le case occupate
La manovra economica è attesa domani alle Camere con qualche grossa modifica. Due le più rilevanti: nell’ultima bozza della legge di bilancio è stata inserita l‘esenzione dall’Imu per le case occupate ed è salito da 30 a 60 euro il limite entro il quale i commercianti sono esentati dall’obbligo di consentire i pagamenti con il Pos, e dunque con bancomat e carte di credito. C’è poi una stretta fiscale sulle vendite online che prevede l’obbligo di fattura a partire dal primo luglio 2023. Nella bozza della manovra circolata nelle ultime ore è previsto l’obbligo di trasmettere all’Agenzia delle Entrate i dati relativi ai fornitori e alle operazioni effettuate. E i beni che rientrano in questa misura saranno individuati presto con un decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze.
La bozza della manovra è stata dunque ampliata passando a 155 articoli dai 136 della versione precedente. Tra le altre novità introdotte, compare anche la definizione dei congedi parentali con un mese in più previsto per le mamme e un’accelerazione per una serie di opere infrastrutturali come per esempio il terzo lotto Tav e l’alta velocità Torino-Lione. Un ampio capitolo è dedicato alla rapida ricostituzione della Società Stretto di Messina, a cui è associato lo stop ai contenziosi pregressi legati alla mancata realizzazione del Ponte e la possibilità di un aumento di capitale di Anas e Rfi, come era stato annunciato anche dal ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini.
Quanto alle misure per le famiglie, la bozza contiene il potenziamento dell’assegno unico per i figli a carico. Il sostegno sarà aumentato del 50% nel primo anno di vita del bambino. La stessa maggiorazione sarà destinata anche alle famiglie numerose con tre o più figli: in questo caso il 50% arriverà per i figli da 1 a 3 anni ma solo ai nuclei il cui Isee non supera i 40mila euro l’anno. Dettaglio aggiuntivo questo rispetto alle informazioni circolate finora. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, rassicura sul raggiungimento degli obiettivi del Pnrr entro fine anno: “Dobbiamo rispettarli e sono certo che ci riusciremo”, ha detto, sottolineando l’impegno del governo nel “ridefinire l’attuazione dei progetti del Pnrr sulla base delle effettive necessità che il Paese ha in questo momento”.