Covid: Corte Costituzionale salva l’obbligo del vaccino. Un milione e mezzo di over 50 non ha una dose
L’obbligo del vaccino anti-covid, introdotto dal governo guidato da Mario Draghi nel 2021 per alcune categorie professionali e per gli over50, è salvo. La Corte Costituzionale ha ritenuto non fondate le questioni poste da cinque uffici giudiziari. In particolare, secondo quanto si apprende, la Corte ha ritenuto “inammissibile, per ragioni processuali, la questione relativa alla impossibilità, per coloro che esercitano le professioni sanitarie che non abbiano adempiuto all’obbligo vaccinale, di svolgere l’attività lavorativa, quando non implichi contatti interpersonali”.
La sentenza è in linea con quanto la Corte aveva già stabilito nel 2018 pronunciandosi a favore dell’obbligo vaccinale in presenza di determinate condizioni, quali “il miglioramento della salute dell’individuo e della collettività”; “conseguenze tollerabili”; “equo indennizzo”. Si tratta, comunque, di una decisione destinata a far discutere. Tanto che già nelle scorse ore decine di no-vax avevano manifestato davanti alla Consulta. E toni accesi erano stati usati durante l’udienza pubblica della Consulta dagli avvocati dei dipendenti e dei professionisti sospesi per non essersi vaccinati.
Fatto sta che, ad oggi, ammonta a oltre un milione e mezzo il numero di over 50 italiani senza vaccino. La maggior parte appartiene alla fascia limite, quella che non supera i 50 anni d’età, che ha visto comunque un’adesione alla campagna per la prevenzione del Covid pari al 90,5%. I più attenti sono stati gli over 80. Secondo i dati in possesso al ministero della Salute, quasi 4 milioni e mezzo si sono sottoposti al vaccino. Per una cifra pari al 95%.