Arrestato topo d’appartamento: aveva messo a segno numerosi colpi, tutti in orario pomeridiano
E’ ritenuto responsabile di numerosi furti in abitazione, messi a segno negli ultimi mesi nel thienese. Nella mattinata di ieri i carabinieri di Thiene lo hanno arrestato: si tratta di C. K., 30enne di origini albanesi, residente a Breganze. Aveva studiato un sistema collaudato per l’esecuzione accurata di furti pomeridiano, fra le 12 e le 18, muovendosi sempre a piedi. E’ ritenuto responsabile dell’irruzione in parecchie abitazioni thienesi, dalle quali asportava, secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma, denaro contante, preziosi vari ed argenteria nel periodo compreso tra il mese di febbraio e settembre 2022.
I furti
Le indagini dei carabinieri sono state avviate a seguito di un furto verificatosi, nello scorso mese di febbraio, presso una villa in pieno centro a Thiene, di proprietà di un’anziana signora. Alcuni giorni dopo il furto, la proprietaria, che vive di fatto a Venezia, era tornata nella villa per verificare se fosse tutto in ordine e si era accorta invece che ignoti, durante la sua assenza, dopo aver forzato le porte nella zona garage, avevano messo a soqquadro le varie stanze, asportando un prezioso servizio di argenteria. La donna aveva subito allertato il 112 e sul posto era arrivata in breve tempo una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile: i militari, visto che l’abitazione era sprovvista di allarme e di sistema di videosorveglianza, avevano in quella occasione anche le registrazioni di altre abitazioni vicine, risultate poi utili alle indagini.
Qualche settimana dopo, sempre a Thiene, secondo furto analogo: verso le 15,40 un uomo, dopo aver infranto il vetro di una finestra, si era introdotto all’interno di un’abitazione al piano terra, rovistando in tutte le stanze. Nella circostanza, si era pure tagliatoad una mano, lasciando una copiosa scia di sangue in vari luoghi dell’appartamento. Prima di darsi alla fuga, aveva rubato anche una maglietta per tamponare la ferita. Qualche ora dopo il tentato furto, il proprietario, dopo aver fatto rientro a casa, si era accorto della spiacevole “visita” e, tramite il 112, aveva avvisato i carabinieri. Sul posto sono così giunti anche gli investigatori del nucleo operativo che hanno effettuato un attento sopralluogo ed eseguito precisi rilievi tecnico scientifici, che hanno permesso di rilevare tracce ematiche ed altri elementi utili per l’individuazione del responsabile.
Successivamente, in ordine di tempo, sono stati registrati altri furti: precisamente il 2 marzo, il 6 e 7 aprile, e, per ultimo, un tentato furto il 7 settembre scorso. Tutti eventi collegati dallo stesso modus operandi.
Nel frattempo le indagini, supportate da un’approfondita attività informativa e dall’acquisizione di precisi e puntuali riscontri, hanno consentito di individuare anche i negozi di “Comproro” della zona presso i quali il responsabile dei furti aveva nel frattempo venduto buona parte della refurtiva: in particolare alcuni monili in oro e parte dell’argenteria trafugata. Purtroppo non è stato possibile recuperare quei preziosi, considerato che il negoziante, per legge, ha l’obbligo di conservare gli oggetti solo per alcuni giorni prima di destinarli alla fusione.
La possibile connessione tra i vari eventi era stata individuata dagli investigatori nelle similitudini e anche dalle dettagliate denunce presentate dai proprietari delle abitazioni prese di mira, oltre che dall’analisi dei lunghi filmati acquisiti dai vari sistemi di videosorveglianza.
E’ stata cos’ inviata alla Procura della Repubblica di Vicenza una dettagliata informativa, che ha permesso al magistrato che ha coordinato le indagini, di richiedere al Giudice l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare a carico del 30enne di Breganze.
Così, ieri mattina i militari del Nucleo Operativo Radiomobile di Thiene si sono presentati a casa dell’uomo. Qui nel corso di una perquisizione sono stati rinvenuti altri preziosi ed altri elementi utili come riscontro alle indagini, tuttora in corso, e gli è stato notificato il provvedimento cautelare in carcere emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Vicenza. Il presunto ladro è stato quindi accompagnato presso la casa circondariale di Vicenza.
Le accuse sono di furto in abitazione aggravati e continuati, oltre a due episodi di
ricettazione di refurtiva, per un danno patrimoniale complessivo arrecato alle vittime di
circa ottomila euro. Le indagini proseguono per verificare la responsabilità del medesimo
in altri episodi criminosi. Sarò ora l’iter giudiziario a stabilire un’eventuale definitiva condanna dell’uomo.