Mega frode internazionale nel commercio di carburanti: multa da 8 milioni per un’azienda vicentina
Una evasione dell’Imposta sul Valore Aggiunto per ben 4 milioni di euro, che ha portato a una mega multa da 8 milioni: è il traffico illecito internazionale di carburanti che ha per protagonista un’azienda vicentina del settore e che è emerso da una verifica fiscale effettuata dall’ufficio delle Dogane di Vicenza.
Come racconta l’Ansa, il traffico è emerso grazie al lavoro dei funzionari dell’Agenzia Accise, Dogane e Monopoli (Adm), che fa capo al Ministero dell’Economia e delle Finanze: questi hanno individuato la maxi frode nel commercio di carburanti per autotrazione, individuando il ruolo fondamentale svolto da una società con sede legale nel vicentino. Un risultato raggiunto monitorando i flussi di carburante e incrociando i numeri estratti dalle banche dati disponibili. Per ricostruire il traffico internazione è stata inoltre attivata una cooperazione amministrativa con autorità fiscali di altri paesi, prendendo in esame la documentazione sulla regolare applicazione dell’Iva intracomunitaria per gli anni d’imposta dal 2016 al 2018.
Per realizzare la frode, il metodo criminoso messo in atto prevedeva l’utilizzo di false dichiarazioni d’intento emesse da società cartiere fittiziamente interposte nella filiera commerciale e nell’emissione di fatture per operazioni inesistenti. Uno schema che non solo ha consentito all’azienda vicentina (di cui non è stato diffuso il nome) una grande evasione fiscale, ma ha pure consentito ai responsabili di condizionare a proprio favore le regole del mercato: il carburante per autotrazione acquistato senza pagare di fatto l’Iva veniva rivenduto infatti ai distributori stradali, realizzando di fatto una grave concorrenza sleale.