Aggressioni a minori e via vai di pregiudicati: il questore chiude il Bar Tucano per garantire la sicurezza pubblica
Il Questore di Vicenza Paolo Sartori ha disposto la sospensione della licenza e l’immediata chiusura del “Bar Tucano“, che ha sede in città in via Alfieri, nel Quartiere Italia, a pochi passi da Porta Santa Croce.
Il provvedimento, che avrà una durata di otto giorni, è la conseguenza delle gravi problematiche di ordine e sicurezza pubblica che si sono venute a creare negli ultimi tempi.
Lo scorso 27 ottobre, in particolare, c’era stato un grave episodio di violenza e minaccia nei confronti di un avventore minorenne da parte di un gruppo di persone pluripregiudicate.
In quella occasione al giovane era stato impedito con la forza di uscire dal bar: era stato minacciato per asseriti debiti non onorati relativi all’acquisto di droga. Sul posto gli agenti della squadra delle “volanti”, intervenuti a seguito della richiesta di aiuto pervenuta alla centrale operativa della Questura, avevano identificato nove avventori, tre dei quali con gravi precedenti penali o di polizia.
Negli ultimi tempi il locale era stato oggetto di numerosi controlli da parte delle forze dell’ordine, ed in più occasioni erano stati identificati, all’interno del locale, soggetti pregiudicati per reati di varia natura.
La valutazione della gravità degli episodi avvenuti al suo interno, nonché tutta una serie di dati relativi agli interventi pregressi effettuati, negli ultimi tempi, da tutte le forze di polizia, così come l’assidua presenza di soggetti pregiudicati, hanno determinato alla fine la decisione odierna del questore, il quale ha disposto la sospensione della licenza in base all’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza: si tratta, in questo caso, di un provvedimento finalizzato a far si che venga interrotta una situazione gravemente compromissoria per l’ordine e la sicurezza pubblica, e ciò a prescindere da ruolo ed eventuali responsabilità in capo ai gestori, in quanto tale provvedimento, per la sua natura giuridica, non è destinato a sanzionare il loro comportamento.
“Al di là delle eventuali responsabilità in capo al gestore, responsabilità che l’articolo 100 del Testo Unico non ha lo scopo di valutare e di sanzionare – spiega il questore Paolo Sartori -, è il bene primario del mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica che, anche in questo caso, è stato compromesso. Anche per questo motivo, a fronte della reiterazione di persistenti criticità conseguenti anche ad uno specifico, grave episodio di violenza commesso ai danni di un minore e correlato a soggetti ed ambienti a connotazione criminale, ho ritenuto doveroso intervenire in maniera drastica, auspicando che per il futuro vi possa essere una maggiore sensibilità condivisa ed una più efficace attenzione a questo genere di problematiche”.