Nove telecamere in prossimità di chiese, scuole, incroci e Municipio a Zanè. Spesi 90 mila euro
In una stagione in cui si moltiplicano le notizie di furti in appartamento a Zanè, anche nelle ore diurne, giunge anche quella del completamento della rete di moderne telecamere di videosorveglianza pubblica in nove punti del paese, con l’auspicio che contribuiscano a fare da deterrenza ai malintenzionati, oltre che per garantire un controllo puntuale nei luoghi più frequentati del territorio. A dare comunicazione dell’entrata in funzione dei dispositivi al termine della fase di installazione è il Comune locale.
Il tema è quello della sicurezza urbana, uno dei punti che l’amministrazione comunale Berti aveva inseriti nel programma che ha portato alla conferma della squadra di governo del paese altovicentino, di poco meno di 7 mila abitanti, alle ultime elezioni. A confermarlo è l’assessore competente in materia, Monica Vezzaro: “Siamo molto soddisfatti della realizzazione di questo nuovo impianto di videosorveglianza, perché riteniamo la tutela dei cittadini e della sicurezza del territorio fondamentali e l’utilizzo della tecnologia ricopre un ruolo essenziale”. Impegnati per il capitolo circa 90 mila euro, con fondi comunali.
I nove punti di ripresa elettronici seguono alla posa della fibra ottica in paese, che permette il funzionamento ad alta risoluzione dei dispositivi, visibili dai giorni scorsi in prossimità di Municipio e Biblioteca Civica (via Mazzini), delle due chiese parrocchiale del centro e di località “Campagne” (via Ferrarin e via Trieste), del Centro Socio-Culturale nel piazzale Salvo d’Acquisto, del cimitero comunale, nella centrale piazza Roma, in corrispondenza dei due edifici che ospitano le due scuole primarie di Zanè (via S. Giuseppe e via Colombo) e su incroci semaforici ad alto afflusso di veicoli, come quello tra via Trento e via Verdi.
Come spiega la nota tecnica allegata all’avviso alla cittadinanza sull’entrata in opera del nuovo impianto di videosorveglianza, il sistema ha la possibilità di monitoraggio in real-time ed in differita con memorizzazione dei dati al fine di consentire il reperimento delle immagini sotto motivata richiesta. Affidata al personale del Consorzio di Polizia Locale Nordest Vicentino la gestione esclusiva della rete. Il costo della rete video è andato a carico per intero dell’ente locale, come spiegato, in quanto la partecipazione ad un bando nazionale dedicato alla sicurezza non ha avuto buon esito a causa del basso tasso di criminalità nella zona. Un paradosso, questo, che non ha consentito di accedere ad alcun contributo statale.