Valanga su comitiva veneta in Val di Fassa: due scialpinisti feriti, uno in rianimazione
Uno scialpinista, le cui generalità non sono ancora note, è stato trasportato d’urgenza in ospedale dopo essere stato travolto da una valanga, che si è staccata nella zona del rifugio passo San Nicolò, in cima alla val San Nicolò (Pozza di Fassa, Trento), a valle del rifugio lungo il versante verso baita alle Cascate.
Il distacco nevoso con un fronte di circa 50/70 metri e una lunghezza di circa 300 metri ha coinvolto due scialpinisti che si trovavano a una quota di circa 2.200 metri e facevano parte di un gruppo di sette, per lo più composto da veneti: uno è stato sepolto parzialmente ed è riuscito a liberarsi, l’altro è stato sepolto completamente dalla neve. La chiamata al numero unico per le emergenze 112 è arrivata oggi 10 dicembre intorno alle ore 13 da parte dei compagni di escursione che hanno cominciato subito le operazioni di ricerca dello scialpinista con le sonde poiché l’uomo era privo di Artva.
La centrale unica di Trentino Emergenza, con il coordinatore dell’Area operativa Trentino settentrionale del Soccorso alpino e speleologico, ha chiesto l’intervento dell’elicottero mentre una squadra di operatori della stazione Centro Fassa si è portata sul posto con la motoslitta e a piedi. A causa delle cattive condizioni atmosferiche, con scarsa visibilità dovuta alla presenza di nebbia, l’elicottero è dovuto atterrare a Predazzo. Da lì tecnico di elisoccorso, l’unita cinofila del Soccorso alpino di turno al nucleo elicotteri di Mattarello, equipe medica, soccorritori provenienti dalle stazioni Centro Fassa, Alta Fassa e Moena e vigili del fuoco sono stati trasportati in quota con i mezzi dei vigili del fuoco e con le motoslitte e i quad. Due unità cinofile di Soccorso alpino e polizia hanno cominciato la ricerca in valanga, mentre una quarantina di soccorritori hanno effettuato una ricerca con le sonde. Solo dopo un’ora e venti, intorno alle 14.20 l’uomo è stato individuato sotto la neve in gravi condizioni, è stato disseppellito e affidato alle cure dell’equipe medica. Poiché la nebbia non ha permesso all’elicottero di avvicinarsi per il recupero, l’uomo è stato trasferito a valle via terra con i mezzi, affidato all’ambulanza e poi all’elicottero e trasferito d’urgenza all’ospedale Santa Chiara di Trento. L’intervento si è concluso intorno alle 16.30.