“Ho-me”, un racconto per immagini della ricerca dell’autonomia abitativa delle persone con disabilità
La casa, le relazioni, la quotidianità: in poche parole la vita di persone con diversi gradi di disabilità che cercano il loro posto nel mondo. E’ questo che vuole raccontare con immagini Ho-me, il progetto fotografico visitabile fino al 2 febbraio a Palazzo Toaldi Capra a Schio.
Frutto del lavoro della fotografa freelance Marta Bortoli (Premio Fotogiornalismo dell’Italy Photo Award per Blue is the color of the sky), “Ho-me” documenta infatti diverse esperienze di co-housing tra persone con disabilità nell’Alto Vvicentino e fa conoscere, al di fuori della stretta cerchia degli addetti ai lavori, una realtà sociale innovativa che da tredici anni caratterizza il nostro territorio.
Si tratta di un viaggio per immagini che conduce il pubblico alla scoperta del programma di residenzialità “Le Chiavi di Casa”, che dal 2009 accompagna le persone con disabilità in progetti di vita indipendente grazie alla collaborazione tra Fondazione di Comunità Vicentina, l’Azienda Ulss 7 Pedemontana e un gruppo di di associazioni e cooperative dell’Altovicentino (denominato AbitAzioni) formato da: Anffas, Cooperativa Sociale Nuovi Orizzonti, Cooperativa Sociale Verlata, Associazione Contro L’Esclusione, Cooperativa Sociale Schio Solidale, Cooperativa Sociale Comunità Servizi, Associazione Genitori Ragazzi con Handicap Altovicentino, Cooperativa Sociale L’Orsa Maggiore e da Engim Impresa Formativa.
La mostra
Attraverso un percorso che ricostruisce idealmente uno spazio domestico, la mostra presenta le foto di reportage delle singole abitazioni, delle persone, dei loro interessi e del loro lavoro. Alcuni “protagonisti” de “Le Chiavi di Casa” sono stati invitati a posare con un oggetto da loro scelto per rappresentare la propria idea di casa: la postura seria, gli sguardi diretti e profondi, ma anche le espressioni assorte o gli abbracci dolci e intensi, restituiscono dignità alle persone e interrogano con forza l’osservatore. In mostra sono esposte anche le tante foto scattate liberamente dagli stessi abitanti degli appartamenti che, rispondendo al tema suggerito dalla fotografa “cos’è per me la casa”, hanno fissato alcuni particolari: scorrendo con rapidità sugli oggetti, senza indugiare e senza preoccuparsi della precisione ci fanno entrare in punta di piedi nei loro spazi più personali e intimi.
“Questa mostra racconta una realtà molto importante del nostro territorio – sottolinea il vicesindaco e assessore al sociale Cristina Marigo -. Da anni “Le Chiavi di Casa” è un progetto che risponde al tema del “dopo di noi” mettendo a disposizione delle persone con disabilità e delle loro famiglie risposte e opportunità concrete per costruire un progetto di vita personalizzato e autonomo”.
La mostra è aperta mercoledì̀, sabato e domenica mattina dalle ore 10 alle ore 12:30 e venerdì̀, sabato e domenica dalle ore 15 alle18:30. Per info: 351.6979094.
La fotografa
Marta Bortoli fotografa freelance, si interessa di tematiche politiche, sociali e ambientali. Dopo aver conseguito una laurea in Development Administration and Planning alla University College London e aver lavorato nel settore della comunicazione in varie ONG inglesi, sta ora frequentando il master in Photojournalism and Documentary Photography alla University of the Arts London. Nell’edizione 2019 di IMP Festival viene selezionata per la Fellowship di Parallelozero 2019 e riceve il Premio Fotogiornalismo per l’Italy Photo Award con le seguenti motivazioni delle giuria: “per la capacità dimostrata di riconoscere una storia e di riuscire a imbastire le relazioni necessarie per avvicinarsi ai soggetti con sguardo curioso, ma neutrale. Con lo stile narrativo tipico del reportage sociale, il lavoro restituisce uno scorcio su realtà lontane culturalmente con uno sguardo capace di sospendere ogni giudizio sulla realtà indagata”.