David di Donatello: vince ‘Ammore e malavita’ e Napoli incanta
Ai David di Donatello è il musical partenopeo ‘Ammore e malavita’ il film vincitore. Il musical dei Manetti Bros è la rivisitazione in chiave comico-grottesca di una Napoli che può permettersi di prendere in giro la camorra.
Il miglior regista è invece Jonas Carpignano per “A Ciambra”, cronaca della vita del quattordicenne Pio nella comunità rom di Gioia Tauro, in Calabria e si aggiudica anche il miglior montaggio andato ad Alfonso Goncalves.
L’edizione 2018 si è aperta ieri sera con il monologo in cui Paola Cortellesi ha indicato, seguendo un testo di Stefano Bartezzaghi, il modo in cui parole inoffensive se usate al maschile diventano insulti se, riferite alle donne. Sul palco poi sono salite anche Jasmine Trinca, Giovanna Mezzogiorno, Isabella Ragonese, Claudia Gerini, Serena Rossi e Sonia Bergamasco che, hanno ripetuto le frasi che spesso ritornano quando donne sono vittime di violenza “Se l’è cercata”, “Brava, sei una donna con le palle”. A un mese e venti giorni dalla lettera delle attrici di Dissenso Comune, alle lavoratrici del cinema si sono dunque affiancati anche i colleghi sul tappeto rosso dei David, che hanno sfilato con la spilletta disegnata da una delle prime firmatarie Alba Rohrwacher.
Tornando ai premi la migliore attrice è Jasmine Trinca per il film ‘Fortunata’, Claudia Gerini migliore attrice non protagonista nel film vincitore. Miglior attore protagonista è Renato Carpentieri per ‘La tenerezza’ di Gianni Amelio, che nel ricevere il premio, piange e fa piangere la platea dicendo: “la tenerezza e una virtù rivoluzionaria”..
Va forte poi ‘Nico, 1988’ di Susanna Nicchiarelli che racconta gli ultimi anni di vita della cantante ed ex-modella tedesca Christa Päffgen, meglio conosciuta come Nico. Il film è stato premiato per la sceneggiatura originale, con la statuetta andata alla stessa Nicchiarelli, per il miglior trucco (Marco Altieri), per le migliori acconciature (Daniela Altieri) e per il suono.
Sempre nel segno di Napoli, vera vincitrice di questa 62/a edizione, con due David, è proprio la ‘Napoli velata’ di Ferzan Ozpetek, che si aggiudica scenografia e fotografia, e ancora due statuette sono andate al napoletanissimo cartoon Gatta Cenerentola, a cui è andato il premio al produttore e agli effetti speciali.
Monica Bellucci consegna invece il premio alla carriera a Steven Spielberg, applaudito dalla platea in piedi: “Un sogno è qualcosa che non pensi mai si possa avverare. All’inizio, con gli amici Coppola, De Palma, Lucas, ci davamo consigli vicendevoli e ancora oggi abbiamo lo stesso legame. Ci unisce anche l’amore per il cinema italiano. Ricordo ancora il primo viaggio qui e l’incontro con Federico Fellini. Mi accompagnò a visitare Roma”. Il miglior esordiente, premiato a sua volta da Spielberg, è lo scrittore e neoregista Donato Carrisi che firma “La ragazza nella nebbia”. “Grazie alle donne della mia vita, senza le donne non ci sono le storie”, ha detto Carrisi.
Diane Keaton vestita di nero e con tanto di bombetta, riceve il David speciale, lo stesso premio andato a inizio serata a Stefania Sandrelli accolta con una standing ovation.
Delusione invece per il coraggioso ‘The Place’ di Paolo Genovese, che non concretizza nessuna delle otto candidature.