Com’è bello (e sano) fare sport sopra i 60 anni: Maurizio Sella si racconta tra lanci e maratone
Il primo ospite di BreakPoint del nuovo anno 2023 è Maurizio Sella, 61enne di Zanè e da un paio d’anni in pensione che, oggi, definire come atleta poliedrico oltre che evergreen appare ancora perfino riduttivo alla faccia dell’età anagrafica. Con un passato da sportivo (iper)attivo nel calcio e nel basket da ragazzino, e poi la maturità raggiunta tra atletica leggera – specialmente come interprete del lancio del giavellotto – sci di fondo e volley sia da giocatore che da coach, Sella si impegna e insieme si diletta tutt’oggi tra le maratone (ne ha corse 14 in quattro continenti finora) e il pentathlon lanci, compendio di prove di forze e tecnica in cui si è laureato campione italiano master nel 2018 a Catania.
Nel corso dell’intervista ospitata nello studio di Radio Eco Vicentino, già disponibile in podcast, si viene a conoscenza dello strettissimo legame tra la famiglia del nostro ospite e le sue imprese sportive, spesso condivise con la moglie Alessandra e i figli Davide e Denise, e con il sogno nel cassetto di correre un domani i fatidici 42 chilometri e spiccioli insieme alla nipotina Zoe, che oggi ha solo 7 anni e tifa “forte” il suo nonno sempre in movimento.
Ascolta “Maurizio sempre in. Sella con pentathlon lanci e le maratone” su Spreaker.
Una storia, la sua, fatta certo di periodi di sacrifici e fatiche per prepararsi al meglio agli eventi messi in calendario, per via degli allenamenti a cui sottoporsi, ma compensati abbondantemente prima di tutto dal divertimento, prima ancora che dai risultati ottenuti. Sul fronte dei lanci, “ricoperti” all’età di 49 anni quando si è rimesso in pedana quasi per gioco, Sella è divenuto uno specialista dei cinque attrezzi (giavellotto il suo primo amore, disco, martello, peso e il curioso “martellone”). Oggi è leader in Veneto tra gli M65 e costantemente in zona podio a livello nazionale.
Una volta posati in garage, è il tempo di mettersi le “gambe in spalla”, per preparare al meglio le maratone. Già nel suo palmares personale quelle di Venezia (in più occasioni) e New York (tre, la prima nel 1999 con la moglie, l’ultima con il figlio vent’anni dopo), il nonno sempre in movimento ha corso anche a Lima in Perù e a Pechino (con il suo miglior crono) in Cina, abbinando la fatica al piacere dei viaggi in luoghi che desiderava visitare. E, di recente, i viaggi per lui sono divenuti anche dei percorsi interiori dopo il completamento del Cammino di Santiago in solitaria per 800 chilometri (che ripeterà tra pochi mesi) e della Via degli Dei. Il resto, è da scoprire riascoltando la puntata n°28 di BreakPoint!