Tumore del colon-retto, Ulss 7 e farmacie concordano il protocollo di prevenzione
Importante novità nel campo della prevenzione del tumore dell’apparato digerente e dell’intestino e rivolta in particolare alla fascia d’età dai 50 ai 69 anni: d’ora in avanti, infatti, lo screening del tratto colon-retto oltre alla gratuità si avvale della prossimità, grazie alla recente convenzione firmata dai vertici di Ulss 7 Pedemontana e di Federfarma Vicenza. Questo dopo una fase di sperimentazione il cui bilancio è stato positivamente giudicato dagli “attori” della sanità territoriale. Per i cittadini che riceveranno a casa l’invito a sottoporsi alla visita specialistica di diagnosi sull’eventuale formazione di neoplasie il punto di riferimento diventerà la farmacia di fiducia, vicino a casa.
Un accordo formale e ora ufficiale tra azienda sanitaria locale e associazione dei farmacisti che s’inserisce nell’alveo creato dal documento di indirizzo approvato recentemente dalla Giunta della Regione del Veneto. Un punto, se così si può dire, a favore della prevenzione di una patologia tumorale che nel mondo rappresenta circa il 10% delle forme neoplastiche maligne.
Viene così confermato anche per il futuro un modello organizzativo avviato a inizio 2021 sotto forma di sperimentazione temporanea e che ha evidenziato risultati incoraggianti. Nel dettaglio l’utente della fascia d’età indicata riceve a casa, via posta, l’invito ad effettuare l’esame gratuito per lo screening del colon-retto, insieme all’elenco delle farmacie aderenti presso le quali troverà il kit necessario. Lo stesso luogo dove riconsegnare il campione da analizzare, che sarà inviato ai laboratori ospedalieri per l’esame approfondito, evitando così – come accadeva in precedenza – di recarsi presso gli sportelli in orari limitati di apertura al pubblico, con i conseguenti disagi.
La capillarità delle farmacie sul territorio e il servizio al pubblico se non H24 per buona parte della giornata ha portato benefici ai cittadini, oltre che una velocizzazione del lavoro per l’azienda pubblica, con il nuovo modello organizzativo. Non dimenticando l’obiettivo primario, quello di favorire un maggior accesso allo screening per uomini e donne dai 50 ai 69 anni. “Negli ultimi due – sottolinea il dott. Scaroni, presidente di Federfarma Vicenza – questa nuova organizzazione ha consentito di ottenere importanti risultati sia per il numero di utenti che ritirano il kit sia per quanti riconsegnano il campione, a conferma dell’importanza non solo della facilità di accesso garantita dalle farmacie, ma anche del ruolo e dell’impegno dei farmacisti per spiegare al cittadino l’importanza dello screening e tutte le fasi della procedura”.
L’esame, va ricordato, è consigliato a cadenza biennale. “Sicuramente ogni iniziativa utile a favorire l’adesione alle campagne di screening è positiva – commenta il Direttore Generale dell’Ulss 7 Pedemontana Carlo Bramezza -, a maggior ragione se nel contempo semplifica i percorsi per gli utenti. Con questa organizzazione i cittadini che ricevono l’invito per il test, che voglio ricordarlo è gratuito, non hanno davvero scuse per non aderire e questo è il risultato più importante, perché la diagnosi precoce è fondamentale”.