Via libera al Dl Ucraina. Si dimettono i vertici del governo ucraino
Il Dl Ucraina ha incassato il via libera definitivo dell’aula della Camera con 215 voti a favore e 46 contrari (M5S, Avs e Paolo Ciani del Pd). Il decreto proroga l’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari a Kiev, fino al 31 dicembre 2023. L’autorizzazione – si legge in una nota – è concessa nei termini e con le modalità stabilite nella normativa richiamata, e previo atto di indirizzo delle Camere.
Già da domani inoltre – secondo Bloomberg – sembra che anche la Germania abbia deciso di concedere il via libera alla Polonia per l’invio dei carri armati Leopard 2 in Ucraina. Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha infatti affermato che gli alleati, disposti a consegnare carri armati Leopard a Kiev, possono iniziare a istruire gli ucraini. Finlandia e Polonia hanno già indicato pubblicamente l’intenzione di fornire i tank, e sembra che anche Spagna, Olanda e Danimarca si sarebbero dette disponibili. E sul fronte statunitense il presidente Biden – rivela il Wall Street Journal, sembra intenzionato a inviare un significativo numero di tank Abrams M1 a Kiev.
Intanto oggi c’è stata un’ondata di dimissioni al vertice del governo ucraino. Il vice capo dell’ufficio presidenziale ucraino Kyrylo Tymoshenko, quattro viceministri e cinque governatori regionali sono stati destituiti dai loro incarichi in Ucraina in seguito a un presunto scandalo di corruzione nell’esercito, in merito ad acquisti di forniture a prezzi gonfiati. Il nome di Tymoshenko era finito in diversi scandali legati al suo presunto uso personale di auto di lusso, anche se il dirigente ha respinto le accuse.
Proprio oggi è l’undicesimo mese dall’invasione della Russia: poco dopo le 14 a Kiev e nelle regioni di Volyn, Kirovohrad, Dnipropetrovsk, Poltava, Kharkiv, Mykolaiv e Zaporozhizhia sono risuonate le sirene per l’allarme aereo. Il capo di Stato maggiore delle forze armate russe, il generale Valery Gerasimov, ha dichiarato: “Mosca ha deciso di ristrutturare e potenziare le sue forze armate per difendersi dalla politica aggressiva dell’intero Occidente, che vuole espandere la Nato con l’ingresso di Svezia e Finlandia e sta usando l’Ucraina come uno strumento in una guerra ibrida contro la Russia.