Giornata della Memoria, al via le celebrazioni al Quirinale
Il 27 gennaio del 1945 l’Armata Rossa sovietica entrò nel campo di concentramento nazista di Auschwitz. Ogni anno a partire dal 2000 in Italia e dal 2005 a livello mondiale si celebra in questa data il “Giorno della Memoria”, per non dimenticare le vittime dell’Olocausto.
Hanno preso il via al Quirinale le celebrazioni per la Giornata della Memoria. Presenti, oltre al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i ministri degli Esteri e della Difesa Antonio Tajani e Guido Crosetto, il titolare del Viminale Matteo Piantedosi, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, i presidenti di Camera e Senato Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa.
Il capo dello Stato Sergio Mattarella: “Il sistema di Auschwitz e dei campi a esso collegati fu l’estrema, ma diretta e ineluttabile, conseguenza di pulsioni antistoriche e antiscientifiche, istinti brutali, pregiudizi, dottrine perniciose e gretti interessi, e persino conformismi di moda. Tossine letali – razzismo, nazionalismo aggressivo, autoritarismo, culto del capo, divinizzazione dello Stato – che circolarono, fin dai primi anni del secolo scorso, dalle università ai salotti, persino tra artisti e docenti, avvelenando i popoli, offuscando le menti, rendendo aridi cuori e sentimenti. Ogni anno sottolinea il Presidente della Repubblica – il Giorno della Memoria, istituito con legge nel 2000, ci sollecita a ricordare, a testimoniare e a meditare sui tragici avvenimenti che attraversarono e colpirono l’Europa nella prima metà del secolo scorso, il Novecento; definito, da alcuni storici, non senza ragione, come ‘il secolo degli Stermini’. Lo facciamo, sempre, con l’animo colmo di angoscia e di riprovazione. Gli anni che sono passati da quegli eventi luttuosi, infatti, non attenuano il senso di sconforto, di vuoto esistenziale, di pena sconfinata per le vittime innocenti che si prova di fronte alla mostruosità del sistema di sterminio di massa – degli ebrei e di altri gruppi considerati indegni di vivere – pianificato e organizzato dal nazismo hitleriano e dai suoi complici in Europa”.
La premier Giorgia Meloni in un messaggio per sottolineare l’importanza della ricorrenza ha scritto: “La Shoah rappresenta l’abisso dell’umanità. Un male che ha toccato in profondità anche la nostra Nazione con l’infamia delle leggi razziali del 1938. È nostro dovere fare in modo che la memoria di quei fatti e di ciò che è successo non si riduca ad un mero esercizio di stile”.
Il presidente del Senato Ignazio La Russa ieri a palazzo Madama ha voluto celebrare questa giornata in una forma ancora più solenne. “Il Senato è stato e sarà sempre in prima linea per diffondere il significato del Giorno della Memoria. Tutti abbiamo il dovere di non dimenticare e di far conoscere soprattutto alle generazioni più giovani il dramma e le atrocità che subirono gli ebrei, a partire dall’infamia delle leggi razziali italiane. E’ compito di tutti, – ha sottolineato La Russa – a cominciare dalle più alte Istituzioni, tramandare il ricordo affinché in futuro non si ripetano mai più simili tragedie. Il modo migliore è quello della memoria, senza la memoria non c’è mai la certezza che non vi sia la ripetizione di gesti odiosi. E’ necessario guardare al presente e al futuro con la doverosa attenzione verso ogni forma di razzismo e di antisemitismo che non può e non deve mei più trovare cittadinanza in nessuna parte del mondo e, per quanto ci riguarda, nella nostra Patria”.