Giustizia, il ministro Nordio: “L’indipendenza dei pm non si discute”
Proseguono le inaugurazioni dell’Anno giudiziario nelle principali città italiane. A Venezia oggi il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha detto: “Le riforme della Giustizia avverranno in armonia e avranno comunque un elemento non trattabile, e questo elemento è l’indipendenza e l’autonomia della magistratura. Ho sentito in questi giorni alcune insinuazioni, addirittura che sarebbe mia intenzione di sottoporre il pubblico ministero al potere esecutivo. Figuriamoci se, avendo esercitato la funzione di pubblico ministero per 40 anni, io potrei soltanto immaginare che la mia funzione andasse sotto il potere politico”.
Guardasigilli prudente. Dopo il monito del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che nei giorni scorsi ha richiamato tutti proprio all’indipendenza della magistratura, Nordio è prudente e precisa: “Qualunque riforma arriverà dopo aver ascoltato tutti”. Poi il ministro della Giustizia ribadisce: “Se non avessi una concezione di sacralità dell’indipendenza e dell’autonomia della magistratura non avrei esercitato e mantenuto la toga per 40 anni, in un modo che ritengo sia stato ispirato dai principi costituzionali di dignità e onore”.
L’inaugurazione dell’Anno giudiziario a Torino. Nel capoluogo piemontese invece ha parlato il sottosegretario alla Giustizia Andrea Del Mastro delle Vedove dicendo: “Sul terrorismo lo Stato non si piega. I magistrati non si intimoriscono. La normativa speciale contro il terrorismo non arretra”. Il riferimento è alla minacciosa busta con proiettile indirizzata al Procuratore generale Francesco Saluzzo, il quale sostiene l’accusa al processo d’appello bis contro l’anarchico Alfredo Cospito, per il quale ha chiesto l’ergastolo.