Anarchici, busta con proiettile a Il Tirreno. Scontri a Roma, 41 attivisti denunciati
È stata recapitata a Luciano Tancredi, direttore del quotidiano di Livorno Il Tirreno una busta contenente un proiettile e un biglietto con su scritto “Se Alfredo Cospito muore, i giudici sono tutti obiettivi. Due mesi senza cibo. Fuoco alle galere”. Il messaggio era firmato con la A maiuscola. La lettera è arrivata ieri dentro una busta gialla francobollata. La polizia ha sequestrato tutto il materiale e sono in corso accertamenti.
La scorsa notte a Roma è stata lanciata contro il distretto di Polizia Prenestino una molotov. Fortunatamente il piantone di guardia è intervenuto immediatamente dando l’allarme e le fiamme sono state tempestivamente spente. In base ai primi accertamenti, anche questo gesto sarebbe sempre legato alle proteste degli anarchici. Sempre nella capitale, a Trastevere, ieri durante la manifestazione a sostegno di Alfredo Cospito si sono verificati momenti di tensione con le forze dell’ordine. Sono stati denunciati 41 attivisti e un agente è rimasto ferito.
“Lo Stato non scende a patti con chi minaccia” si legge in una nota di Palazzo Chigi. “Gli attentati compiuti contro la nostra diplomazia ad Atene, Barcellona e Berlino, come pure quello di Torino, le violenze di piazza a Roma e Trento, i proiettili indirizzati al direttore del Tirreno e al procuratore generale Francesco Saluzzo, la molotov contro un commissariato di Polizia: azioni del genere – si legge ancora – non intimidiranno le istituzioni. Tanto meno se l’obiettivo è quello di far allentare il regime detentivo più duro per i responsabili di atti terroristici. Lo Stato non scende a patti con chi minaccia”.
Venerdì scorso infatti sono stati compiuti degli attacchi alle sedi diplomatiche di Berlino e Barcellona. In Germania è stata presa di mira l’auto con targa diplomatica di un funzionario in servizio all’Ambasciata, che è stata data alle fiamme. A Barcellona, invece, è stata infranta la vetrata del palazzo in cui ha sede il Consolato Generale d’Italia, e una parete dell’ingresso dell’edificio è stata imbrattata con scritte: “Libertat Cospido”, “Amnistia totale” e “Stato italiano omicida”. Cinque persone sono state arrestate nella città spagnola e secondo la Procura di Roma la pista più accreditata è quella legata alla matrice anarchica.