Caso Alfredo Cospito: Giovanni Donzelli non fa retromarcia
Nessun dietrofront di Giovanni Donzelli a seguito delle dichiarazioni di ieri in aula a Montecitorio, frasi che hanno scatenato una bagarre dai banchi dell’opposizione, facendo sorgere anche forti perplessità all’interno della sua stessa coalizione. In un’intervista al “Corriere della Sera” il vicepresidente del Copasir ribadisce la sua linea e la scelta di riferire quelle che, a suo avviso, “non erano intercettazioni, ma una conversazione captata in carcere e inserita in una relazione del ministero della Giustizia del cui contenuto, in quanto parlamentare, potevo essere messo a conoscenza. Paradossale che i parlamentari del Pd, invece di spiegare perché sono andati a trovare Cospito e cosa pensano del 41 bis, attacchino me”.
Per il parlamentare di FdI “Non mi hanno dato nessun documento riservato. Volendo approfondire la vicenda Cospito, ho chiesto notizie dettagliate al sottosegretario Andrea Delmastro. Chi non ha senso delle istituzioni – ha aggiunto Donzelli – è chi è andato a trovare Cospito perché, nonostante sia prerogativa dei parlamentari far visita ai detenuti per verificarne le condizioni, l’esito della visita qual è stato? Il 41 bis mette in sicurezza lo Stato e viene riconosciuto non da un governo, ma dai giudici, nella loro autonomia. Nel caso di Cospito, poi, la firma sotto il provvedimento l’ha messa un ministro di un governo del quale il Pd faceva parte, mentre noi eravamo all’opposizione. Ma noi difendiamo le istituzioni dell’Italia, non una parte”.
Intanto a Roma è stata innalzata la sicurezza attorno agli obiettivi e ai luoghi sensibili dopo le nuove mobilitazioni anarchiche in supporto di Alfredo Cospito, che si svolgeranno nei prossimi giorni. Sotto la lente degli investigatori del Nucleo Informativo dei carabinieri e dei poliziotti della Digos anche tutti i social e account di area anarchica dove vengono veicolati gli appuntamenti. Per sabato è stato annunciato un corteo da Piazza Vittorio, al momento non autorizzato.