Mosca sempre più isolata: anche Italia e Usa proseguono con le espulsioni
Pugno duro conto Mosca anche dell’Italia che ha deciso di espellere entro una settimana due funzionari dell’ambasciata russa a Roma, in seguito all’avvelenamento dell’ex spia russa Sergei Skripal nel Regno Unito. L’annuncio è stato diffuso dalla Farnesina sottolineando che la decisione è stata presa “a seguito delle conclusioni adottate dal Consiglio Ue e in coordinamento con partner europei e alleati Nato”.
Sono 14 infatti i Paesi Ue che hanno allontanato i diplomatici e il presidente del consiglio europeo Donald Tusk, ha spiegato che “altre espulsioni non sono da escludere nei prossimi giorni e settimane”. Tra i primi Stati europei ad annciare le espulsioni ci sono Francia e Germania, che hanno cacciato quattro funzionari ciascuno.
Anche gli Usa hanno annunciato la decisione di espellere 60 spie russe. Il presidente Donald Trump ha firmato un ordine che prevede anche la chiusura del consolato di Seattle, che si trova vicino a una base della Marina militare. I funzionari russi dovranno lasciare gli Stati Uniti entro sette giorni. L’amministrazione statunitense sostiene che le 60 spie abbiano approfittato della copertura diplomatica per lavorare negli Stati. Tra tutti gli espulsi, 12 sarebbero stati identificati come “funzionari dell’intelligence” che hanno prestato servizio presso le Nazioni Unite a New York. Le persone interessate dal decreto di espulsione hanno ora sette giorni di tempo per lasciare gli Stati Uniti.
La reazione di Mosca però non si è fatta attendere. Il Cremlino ha fatto sapere che “darà una risposta speculare” all’espulsione di diplomatici russi.