Vasto incendio alla Nidec: azienda distrutta dalle fiamme. Il sindaco ai cittadini: “Tenete chiuse le finestre”
Un violento incendio è in corso di spegnimento alla Nidec Fir di Gambugliano: un’alta colonna di fumo nero è visibile da tutto il territorio circostante per molti chilometri. Nessuna persona è rimasta ferita.
Le fiamme sono divampate poco prima di mezzogiorno di oggi, 8 febbraio, nello stabilimento di via Croce, in zona industriale dove ha sede l’azienda del settore elettromeccanico, lungo la strada provinciale 36. Dai primi riscontri pare che il fuoco sia partito da un macchinario malfunzionante, diffondendosi velocemente a tutto lo stabilimento, andato completamente distrutto.
Le ottanta persone presenti all’interno dell’azienda, hanno subito lasciato la struttura. Subito si è alzata un’alta colonna di fumo nero, visibile a chilometri di distanza. I vigili del fuoco arrivati nell’immediatezza dalla centrale di Vicenza e Arzignano e a seguire da Lonigo, Schio, Verona e i volontari di Thiene con 6 autopompe, 5 autobotti, un’autoscala, il carro aria e 32 operatori coadiuvati da funzionario di guardia, hanno iniziato le operazioni di spegnimento del rogo già generalizzato. Dopo circa due ore le squadre sono riuscite a circoscrivere l’incendio, che ha interessato la quasi totalità della struttura ad eccezione degli uffici. Il tetto e le strutture in lamiera sono in più parti collassate.
Sono ora in corso le operazioni di spegnimento di tutti i focolai residui presenti all’interno della fabbrica. Le cause del rogo sono al vaglio dei tecnici dei vigili del fuoco. Sul posto il personale dell’Arpav. Le operazioni dei vigili del fuoco di completo spegnimento e bonifica proseguiranno presumibilmente tutta la giornata di oggi e la notte.
Il Comune di Gambugliano ha comunicato alla popolazione via social che la situazione, per quel che riguarda la qualità dell’aria, è oggetto di verifica da parte dell’Arpav. “In ogni caso consigliamo di tenere chiuse le finestre. Seguiranno successive comunicazioni”, spiega il sindaco Matteo Forlin.