Vertice Ue, niente jet in Ucraina. Resta il gelo tra Meloni e Macron
No agli aerei in Ucraina, sì agli aiuti di Stato. Si è chiuso così il vertice dei leader Ue che fino a notte fonda hanno discusso sui prossimi passi da fare per sostenere il paese colpito dalla guerra. Al termine dell’incontro i leader hanno trovato comunque un’intesa su migranti e dossier economici: più attenzione al controllo e alla protezione delle frontiere da un lato; ma aiuti di Stato più rapidi ed estesi dall’altro. Frenata, invece, sull’invio di aerei da guerra in Ucraina, come richiesto dal presidente Volodymyr Zelensky.
Una consegna impossibile. L’ha definita così il presidente francese Emmanuel Macron. Un frenata significativa da parte della Francia, soprattutto perché arriva dopo il vertice a tre all’Eliseo tra Macron, Scholz e Zelensky. È a loro due che Kiev puntava per trainare l’Europa verso l’invio dei jet di cui l’Ucraina ritiene di avere bisogno. Ma per ora, almeno, niente.
Gelo tra Macron e Meloni. All’incontro all’Eliseo non c’erano rappresentanti italiani. Non siamo stati invitati? Possibile. C’è stato poco tempo per organizzare il vertice? Sicuramente. Fatto sta che la premier Giorgia Meloni non l’ha presa bene e ha tolto il saluto a Macron. Tra i due, nel corso del vertice Ue, c’è stato un autentico gelo. Più tardi, interpellato dai cronisti, l’inquilino dell’Eliseo ha spiegato che “non c’è stato nessun bilaterale con Meloni, ma ci siamo incrociati. Io rispetto sempre le persone e le loro scelte, è una questione di principio”. Una frecciata, dunque, che la leader di Fratelli d’Italia non ha preso bene.