Finti operatori sociali bussano alle porte dei cittadini. Il sindaco: “avvisare subito il 112”
Massima attenzione a Marostica e dintorni agli sconosciuti che bussano alla porta di casa, viste le intenzioni tutt’altro che “limpide” e le truffe o i furti purtroppo dietro l’angolo per persone fragili, anziani in particolari. Viste le segnalazioni pervenute negli ultimi giorni riguardo la presenza “porta a porta” di finti incaricati dei Servizi Sociali, è il Comune a mettere in guardia i propri cittadini, con il sindaco locale Matteo Mozzo a prendere parola per spiegare come riconoscere i reali operatori dell’ente pubblico, distinguendoli da chi, sfruttando l’abilità e la persuasione, cerca solo una scusa credibile per introdursi in casa.
“Chiediamo la massima collaborazione con la cittadinanza a tutela delle persone anziane – così il sindaco Mozzo -. Mi rivolgo soprattutto ai nostri concittadini giovani. Se si vedono movimenti sospetti nei quartieri e nelle contrade devono essere avvisate immediatamente le Forze dell’ordine”. Della questione sono stati chiaramente informati i carabinieri della stazione di Marostica, impegnati a monitorare il territorio a scopo preventivo, oltre che farsi trovare pronti in caso di intervento.
Dal Comune la vicenda è stata spiegata nei dettagli, fornendo elementi utili ai marosticensi per evitare di cadere nel tranello. Chi si presenta alla porta si dimostra particolarmente abile con l’uso della parola, riuscendo ad apparire come insospettabili mentre, in realtà, il raggiro è lo scopo unico delle “visite a domicilio”: “agli uffici del Comune di Marostica sono pervenute informazioni da parte di cittadini che segnalano l’attività di persone di bella presenza che tentano di accedere ad abitazioni private, in genere dove risiedono persone anziane, presentandosi come incaricate dai Servizi Sociali. Il loro approccio è basato sulla formulazione di molte domande e sulla proposta di di metodi o apparecchi che mettano al sicuro il denaro o i preziosi custoditi in casa.”
Con la scusa di dimostrare l’efficacia di questi dispositivi – si trovano in commercio ma sono poco conosciuti -, i “prestigiatori” delle truffe ai danni di chi ingenuamente li accoglie in casa puntano a distrarre l’interlocutore per un attimo, intascandosi banconote e o gioielli messi a disposizione per le prove, per poi andarsene alla chetichella alla prima occasione utile. A quel punto, non rimane che denunciare e sperare che le forze dell’ordine riescano a recuperare la refurtiva, missione tutt’altro che agevole.
“Il Comune evidenzia che non si tratta di personale incaricato dagli uffici, ma di tentativi di truffa che vanno segnalati subito ai Carabinieri (numero 112). Si raccomanda di non far accedere alla propria abitazione persone sconosciute e si ricorda che il personale comunale utilizza sempre vetture riconoscibili (marchiate con lo stemma del Comune o con il nome della cooperativa incaricata), muovendosi, nel caso dei servizi sociali, solo su richiesta del cittadino o a seguito di una lettera firmata dal Sindaco”.