Opere antidissesti franosi completate nelle contrade grazie ai fondi Pnrr e al Comune
Sono stati portati a conclusione a febbraio, da una ditta trevigiana (sede a Valdobbiadene) incaricata dal Comune di Schio, i lavori finalizzati a creare “barriere” di contenimento, nell’ottica di prevenzione del dissesto idrogeologico che interessa le frazioni montane e in particolar modo le contrade, tenendo conto anche del fattore climatico in mutazione che impone strategie di prevenzione più accurate rispetto alla prassi passata.
Grazie ad un investimento complessivo di 300 mila euro per questa tranche si è potuto procedere a una decina di interventi di ricomposizione di muretti e murature analoghe per mettere in sicurezza strade e parcheggi a ridosso di pendii. Si tratta di un finanziamento attinto dai fondi Pnrr, con coordinamento degli uffici comunali scledensi per i lavori di pubblica utilità.
Nello specifico gli interventi portati a termine recentemente interessano via Ravagni con il miglioramento delle condizioni di sicurezza stradale nella parete rocciosa a monte, via San Martino Cenacolo a Poleo sempre per la medesima esigenza attraverso la demolizione di una porzione di muro dissestato e la realizzazione di un sistema di sostegno, contrada Bonati con la sostituzione deli pali di contenimento del terreno all’altezza dell’accesso della strada che versava in condizioni di precaria stabilità e con il consolidamento della scarpata a monte del parcheggio, contrà Magliaretto con la messa in opera sulla parete posta a monte delle strada di una rete paramassi armata per impedire il distacco di blocchi rocciosi e la realizzazione di un muro in calcestruzzo armato per il consolidamento del versante.
Poi Sant’Ulderico con la realizzazione di una tubazione di allontanamento delle acque in un pozzo drenante posto più a valle per evitare lo scarico vicino al parco giochi pubblico, via Scortegagna, contrada Palle e contrada Rotolon con il miglioramento delle condizioni di stabilità di alcuni tratti di muri di sostegno della strada. E, infine, via Rivelle con la demolizione delle murature di sostegno lapidee dissestate sostituite da una scarpata con biostuoia e una parete chiodata con alla base un cordolo in calcestruzzo.
“Prosegue a ritmi serrati il completamento delle opere di ricomposizione e prevenzione del dissesto idrogeologico nell’ambito di un piano che si può definire il più grande di sempre. Ammonta a circa 2 milioni di euro la cifra totale impegnata finora e per gran parte proveniente da bandi pubblici – sottolinea il Sindaco Valter Orsi -. Ci tengo a ricordare che questo piano nasce dalla definizione di un importante progetto, redatto alcuni anni fa, che ci ha messo nelle condizioni favorevoli per poter recuperare risorse da bandi senza pesare sul bilancio comunale. Abbiamo lavorato e stiamo lavorando per lasciare un territorio in condizioni migliori di quelle in cui lo abbiamo trovato, soprattutto alla luce dei cambiamenti climatici che inevitabilmente interessano anche il nostro territorio”.